Quando e come sarà strutturata l’alleanza tra Pd e M5S a livello locale? Se l’intergruppo non ha avuto esito ed è durato solo due giorni da un lato e l’assessorato a Rosa Barone dall’altro in Regione fanno ben sperare, sono tanti coloro che guardano all’attuale spaccatura del MoVimento con scetticismo. L’avvocata Grazia Di Bari a San Nicandro sta lavorando ad una coalizione unica. In una nota esprime il suo desiderio sulle due forze politiche. “A San Nicandro Garganico le prossime amministrative rappresentano un appuntamento importante per il rilancio economico e sociale della nostra città. Dopo un anno difficile, e viste le nuove sfide che ci attendono, oggi più che mai riteniamo sia necessario e utile unire tutte le nostre forze per un nuovo progetto comune. Nel continuare il percorso che, in Parlamento prima e in Regione poi, ha visto il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle impegnati in un comune progetto di rilancio del territorio, andando oltre le differenze politiche e guardando esclusivamente all’interesse della collettività e alla ripartenza, si è ritenuto di proporre questa alleanza progressista anche a San Nicandro Garganico, sedendo per la prima volta allo stesso tavolo”.
Secondo Di Bari va stabilita già ora una alleanza. “È doveroso stabilire, sin da ora, una netta discontinuità con i metodi finora adottati nell’amministrazione della cosa pubblica e con l’approccio usato nel confronto politico che, in più occasioni, hanno creato non pochi problemi, anche al compianto sindaco Costantino Ciavarella. Allo stesso tempo, però, occorre impegnarsi garantendo continuità amministrativa nella realizzazione dei progetti già avviati, in itinere o in fase di completamento utili alla collettività. Il Movimento 5 Stelle e Partito Democratico si rivolgono a tutti gli uomini e le donne, professionisti e imprenditori, ai giovani volenterosi, nonché a tutti coloro che vogliono contribuire alla realizzazione di questa idea fondante. Occorre aprirsi senza preclusioni, se non la evidente incompatibilità di vedute con quanti, partiti, singoli e aventi ruolo nell’amministrazione, fino ad oggi hanno costituito la maggioranza di governo cittadino, al di fuori di quel gruppo moderato con cui sempre vi è stato un confronto pacato e costruttivo”. E chiosa: “Questa futura coalizione, dovrà collaborare e creare coesione intorno ad un programma condiviso, che abbia i caratteri della attuabilità e della concretezza, a breve e a lungo termine, a partire dalle questioni rimaste irrisolte, accantonate o che scontano ritardi (Welfare, PUG, Piano delle Coste, pianta organica degli uffici, tributi, investimenti e opere pubbliche, valorizzazione del territorio, solo per fare degli esempi). In ultima fase, non meno importante, affideremo la guida della coalizione al candidato sindaco aggregante, in quanto persona capace politicamente e amministrativamente e in grado di dare alla coalizione quel necessario valore aggiunto per aspirare senza timori ad un governo cittadino solido e duraturo”.
Intanto più di un amministratore locale, vicino alle ragioni e alle posizioni di Federico Pizzarotti, ha seguito sabato scorso la diretta del dissidente Alessandro Di Battista. I pugliesi sono numerosi, ove si consideri che ci sono personalità di primo piano tra coloro che hanno detto no al Governo Draghi. Non solo Barbara Lezzi e Nicola Morra, ma anche la stessa Antonella Laricchia e la foggiana Rosa Menga. Tutti insieme, con Giuseppe Conte leader, potrebbero dar vita ad una nuova Italia dei Valori, per ora Italia in Comune dei pizzarottiani. Pasquale Ciruolo ex sindaco di Panni, ma anche l’imprenditore agricolo Giosuè Del Vecchio, ex assessore di Rignano, sulla pagina social di Di Battista, hanno manifestato il loro apprezzamento per l’ex deputato, invitandolo sui Monti Dauni prima e sul Gargano poi.