La ‘stanza degli abbracci’ è ora realtà alla RSSA Madre Teresa di San Giovanni Rotondo. Nella residenza socio sanitaria sono state create e messe in funzione due stanze per permettere la visita di parenti e familiari degli ospiti in totale sicurezza, con un sistema in grado di far ascoltare le voci e permettere di vedersi, rendendo concreta la possibilità di poter visitare gli ospiti e riabbracciarli.
Un abbraccio significa vicinanza e gioia e consolazione e lo sa bene chi vive quotidianamente a contatto con le persone anziane. Così nella RSSA Madre Teresa ci si è tornati ad incontrare attraverso un divisorio di plastica trasparente, dotato di specifici manicotti fissi in cui infilare le braccia, per stringersi o per scambiarsi carezze. Le postazioni allestite sono divise da barriere per garantire privacy e sicurezza, con continuo ricambio d’aria e igienizzazione degli ambienti.
La stanza degli abbracci permette così agli ospiti di poter finalmente non solo vedere i propri famigliari, ma di avere con loro un contatto fisico. Per alcune persone che risiedono in questa struttura è la prima possibilità dall’inizio della pandemia, dopo tanti mesi in cui non è stato possibile incontrare nessuno dei propri cari.
A sottolineare l’importanza di questo momento, le parole dell’amministratore unico della struttura, Fabio Carmelo Carfagno: “Noi non volevamo che i nostri ospiti rinunciassero agli affetti e quindi abbiamo pensato a questo progetto, in questo periodo di emergenza, perché ci fosse una situazione di protezione e di accudimento da parte dei familiari nei confronti dei nostri ospiti, perché la solitudine in questo periodo ha rischiato di compromettere un po’ lo stato di salute generale delle persone anziane e anche la percezione che gli ospiti hanno della solitudine, della paura”. “Volevamo – ha aggiunto – quindi creare un ambiente dove potessero stare bene e ritrovare la serenità, un luogo di incontro in tutta sicurezza in quel delicato bilanciamento, tra le esigenze di tutela contro il virus e l’attenzione alla qualità della vita e alla dignità della persona. Abbiamo voluto mettere quindi al centro dei nostri pensieri il disagio e la sofferenza dei nostri ospiti che devono essere visti non solo nella dimensione fisica, ma anche negli aspetti emotivi e psicologici. I nostri operatori sono loro vicini, sono amorevoli nella loro assistenza e cura, però non possono sostituire la presenza dei famigliari e per questo motivo l’importanza delle relazioni affettive parentali è fondamentale”.
La RSSA Madre Teresa di San Giovanni Rotondo non ha riscontrato ad oggi casi di positività ed ha completato la vaccinazione dell’intera struttura, sia ospiti che operatori, con l’esecuzione di entrambe le dosi.
Si ricorda che la Residenza ha una capacità recettiva per complessivi 60 posti letto ed è accreditata dalla Regione Puglia. La struttura è situata su piani divisi in nuclei abitativi, con reception, uffici amministrativi, palestra, cucina e salone da pranzo situati al piano terra.
La Residenza è composta inoltre da due nuclei con camere doppie, soggiorno arredato e tv, infermeria, bagno assistito, deposito sporco pulito e magazzino del nucleo, con ausili di ogni genere e per ogni tipo di necessità a disposizione degli ospiti e degli operatori.