“Non si tratta di dati non corretti e comunque i cittadini stiano attenti e continuino a comportarsi come se nulla fosse cambiato”. Lo ha detto l’assessore alla Salute della Regione Puglia, Pierluigi Lopalco, intervistato da Radionorba. Lopalco ha spiegato cosa è accaduto nella trasmissione dei nuovi dati che hanno indotto il Ministero della Salute a riportare la Puglia in zona gialla.
“Come normalmente accade durante il fine settimana – ha spiegato Lopalco a Radionorba – la cabina di regia del Ministero fa la sua valutazione su 21 indicatori e ce la trasmette, quando abbiamo ricevuto questa comunicazione c’erano alcuni indicatori che secondo noi potevano essere valutati diversamente, perché alcuni indicatori sono numerici ma possono comunque dare luogo a delle valutazioni, quindi sulla base di un gruppo di indicatori noi abbiamo chiesto al Ministero di valutare eventualmente in maniera differente il totale livello di rischio, quindi abbiamo risposto con una relazione di un paio di pagine mostrando quelle che erano le nostre evidenze e la nostra interpretazione del dato, il Ministero ovviamente tra cabina di regia e Istituto superiore di sanità ci ha messo qualche giorno a rivalutare la situazione e ieri sulla scorta delle nostre indicazioni ha pensato di cambiare la valutazione generale del rischio che ha portato alla riclassificazione da arancione a giallo”.
Poi ha aggiunto: “Teniamo presente che tutto questo sarebbe comunque accaduto venerdì prossimo perché il trend in diminuzione è stato confermato questa settimana”. Ma per Lopalco la zona gialla “è una classificazione da prendere con estrema prudenza. Capisco la stanchezza dei cittadini e di alcuni operatori economici, che non ce la fanno più, però zona gialla non significa liberi tutti, zona gialla significa che possiamo permetterci qualcosina in più rispetto alla zona arancione ma che comunque il rischio è ancora comunque elevato. Faccio un appello ai cittadini: comportiamoci come se nulla fosse cambiato facciamo le stesse cose che facevamo la scorsa settimana perché siamo in inverno e di virus in circolazione ce n’è ancora tanto” .