Muore a 31 anni per ridurre lo stomaco. Il caso di Maria Soccorsa, 31enne di San Severo, raccontato su Rai 1 a “Storie Italiane”. Sulla vicenda è stata aperta un’inchiesta e alcuni medici del Policlinico Riuniti di Foggia sono ora indagati per omicidio colposo. “Si era operata per potersi sentire meglio con se stessa”, ha detto mamma Raffaella in lacrime. “La cartella clinica è stata sequestrata su disposizione della Procura di Foggia, come tutta la documentazione sanitaria riguardante Maria – ha spiegato l’avvocato della famiglia, Roberto De Rossi, intervenuto in trasmissione -. Nei prossimi giorni avremo copia per capire cosa è successo in questo percorso clinico. Tra marzo e aprile avremo esito degli esami del medico legale”.
Maria era entrata in ospedale il 14 ottobre per sottoporsi ad un intervento complesso ma considerato “di routine”. Poi alcune complicazioni l’hanno costretta a restare in ospedale. “Ci hanno parlato di decorso normale per questo intervento”. Poi a dicembre il ritorno a casa. Ma pochi giorni ecco un nuovo ricovero al quale è seguito il decesso a metà gennaio. La ragazza ha anche contratto il Covid-19, forse proprio al Riuniti se si considera che i familiari sono sempre risultati negativi. “Ora i suoi parenti vogliono verità e giustizia – ha detto De Rossi -. Spero che la consulenza medico legale possa chiarire ogni aspetto”. Ma i tempi sono lunghi, intorno ai 60 giorni. “Storie Italiane” ha contattato anche l’ospedale foggiano ma dalla direzione hanno fatto sapere di non voler rilasciare dichiarazioni. “Completa fiducia sulla correttezza dell’operato dei suoi sanitari e cordoglio alla famiglia”, le uniche parole dal nosocomio di viale Pinto. SERVIZIO TV, CLICCA QUI