Tutti contro la nomina di Angelo Riccardi. La decisione del governatore di Puglia, Michele Emiliano di affidare all’ex sindaco di Manfredonia (Comune sciolto per mafia) un incarico all’Ambiente ha destato scalpore. Così in una nota, il vicepresidente del Consiglio regionale e consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Giannicola De Leonardis. “Nella passata consiliatura, il Consiglio regionale ha varato il ‘Testo Unico in materia di legalità, regolarità amministrativa e sicurezza’. Una legge-bandiera ampiamente pubblicizzata, e appuntata al petto come prestigiosa medaglia – da ostentare in campagna elettorale – in particolare dal presidente Michele Emiliano e dal Movimento 5 Stelle, attraverso il lavoro svolto alla presidenza della ‘Commissione regionale di studio e di inchiesta sul fenomeno della criminalità’ dall’allora consigliera Rosa Barone.
Quella stessa maggioranza di centrosinistra, allargata al Movimento 5 Stelle, così attenta e sensibile al tema della legalità e della necessità di preservare la pubblica amministrazione da qualsiasi possibile infiltrazione della criminalità, organizzata e non, oggi non batte ciglio alla nomina (decisa direttamente dal presidente Emiliano che è – doveroso ricordarlo – un magistrato in aspettativa, in prima linea nella lotta alla mafia), come consigliere personale del Governatore in materia ambientale, di un ex sindaco (Riccardi, ndr) di un Comune commissariato dal Ministero dell’interno per gravissime infiltrazioni mafiose. E silenzio assordante anche da parte dell’assessore al Welfare Rosa Barone, nonostante la nomina, oltre ad apparire inopportuna e disastrosa per l’immagine stessa dell’ente e dei suoi componenti, presenti un evidente contrasto con la Legge stessa fortemente voluta da chi oggi la calpesta e ne fa carta straccia, a campagna elettorale conclusa. E l’operato di Emiliano di fatto appaia contraddittorio e in distonia con quello del Ministero dell’Interno e delle sue diramazioni territoriali”.
E ancora: “Davvero i pugliesi meritano uno spettacolo così penoso, e l’ennesima fiera dell’ipocrisia, l’ultima inversione a U rispetto a promesse e impegni assunti con l’intera comunità, anche su un tema così delicato e sensibile? Davvero il potere, e l’attaccamento o la voglia di poltrona possono giustificare qualunque decisione e provvedimento? Fermiamo questa deriva, prima che diventi inarrestabile”, conclude De Leonardis.
Dopo la dura nota del consigliere regionale del Pd, Paolo Campo (LEGGI QUI) anche i dem di Manfredonia hanno criticato aspramente la decisione del governatore. Questo il comunicato.
Il Partito Democratico di Manfredonia esprime tutta la propria contrarietà alla nomina dell’ex sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi, a consigliere politico in materia ambientale del presidente Michele Emiliano.È un errore politico gravissimo ed una scelta inopportuna, che genera un corto circuito tra i cittadini e la politica.A partire dalle primarie per la scelta del candidato Presidente, abbiamo sostenuto convintamente il progetto politico di un centro sinistra ampio che individuava in Michele Emiliano la persona che meglio potesse guidare la coalizione e proseguire nella stagione di buon governo del centro sinistra pugliese.Ma la condivisione di un progetto politico, la lealtà istituzionale non devono mai tramutarsi in obbedienza ed accettazione passiva di decisioni, scelte, atti che contraddicono i valori del nostro Partito.La nomina di Riccardi rappresenta un grave errore politico, che non ricerca alcun equilibrio, premiando anzi le azioni ondivaghe di Riccardi, il quale, nel solco del peggiore trasformismo politico, in occasione della recente tornata elettorale regionale ha tentato più volte di strappare una candidatura nel centro-destra; sia dal punto dello slancio in termini di qualità dell’azione politica che tale scelta comporta.Abbiamo apprezzato e condiviso la coerenza della scelta politica che ha portato a non candidare Riccardi in nessuna delle liste a sostegno di Emiliano.Tuttavia, questa virata lascia attonita e sgomenta l’intera comunità del PD di Manfredonia, che ha fatto del rinnovamento e della discontinuità, anche nei metodi e nelle logiche, l’obiettivo primario del rilancio della propria azione politica.Scelte così incomprensibili rischiano di minare il rapporto politico, fiduciario con lo stesso Michele Emiliano.Ma soprattutto è un atto che crea imbarazzo per tutta la città di Manfredonia, che tenta di anestetizzare con un colpo di spugna gli ultimi accadimenti e l’epilogo della recente esperienza amministrativa.In un momento storico come questo, specie per le vicende che hanno attraversato un Comune come il nostro, una scelta del genere va nel senso opposto a quello di rinsaldare il legame tra politica e cittadini, nel solco del rispetto delle istituzioni, della trasparenza, della legalità; valori alla base di ogni agire politico.Manfredonia non merita questo!Per riallacciare il rapporto con la città di Manfredonia e con il Partito Democratico al Presidente Emiliano non resta che fare un passo indietro deciso e tornare sui suoi passi.Non vi è spazio per altri ragionamenti ed alchimie politiche.È il momento della nettezza dei comportamenti e della trasparenza.Confidiamo che Emiliano prenda atto della volontà di un intero territorio.