Il Coronavirus torna a preoccupare le corsie dell’ospedale ‘Lastaria’ di Lucera. Un nuovo focolaio si è sviluppato nelle ultime ore, con il coinvolgimento di 7 pazienti (già trasferiti al Policlinico “Riuniti” di Foggia) e degli operatori dei reparti di Medicina e Lungodegenza. Una brutta tegola, proprio nei giorni in cui il direttore generale del policlinico, Vitangelo Dattoli, lo aveva definito “struttura di riferimento no Covid” della Capitanata.
Secondo le prime notizie, ci sarebbero almeno un paio di medici e di infermieri contagiati. Questi ultimi avevano ricevuto la prima dose del vaccino. “Le modifiche apportate all’organizzazione garantiscono elevati criteri di sicurezza e qualità – aveva spiegato Dattoli -, l’attività del Pronto soccorso è stata sospesa ed è vicariata dalla possibilità di ricoveri diretti presso i reparti del Lastaria (è stata infatti istituita un’area medica ‘Grigia’ per lo stazionamento dei pazienti in procinto di ricoverarsi) e dall’attività del vicino Pronto Soccorso del Policlinico Riuniti. La sospensione dell’attività, come in più occasioni espresso, è da considerarsi temporanea e si è resa necessaria per la particolare vulnerabilità dell’ospedale Lastaria alla pandemia in quanto raro caso di ospedale integralmente No-Covid e quindi incompatibile nelle fasi gravi della pandemia con il tradizionale punto d’ingresso in ospedale di pazienti del P.S. La Direzione è impegnata, nel lasso di tempo ancora necessario per l’attivazione del Pronto Soccorso, in stretta relazione all’incidenza della pandemia a effettuare i lavori di adeguamento e a reclutare i dirigenti medici necessari per il completamento dell’organico già parzialmente presente”. Dopo la sospensione delle attività del Pronto soccorso, a Lucera sono ripartite le polemiche sulla gestione della struttura.