Tornare a viaggiare in aereo, da Foggia, a partire dalla primavera del 2021. Proprio nel periodo in cui la nefasta pandemia che ha contrassegnato il 2020 dovrebbe cominciare a rallentare la sua corsa. L’aeroporto Gino Lisa, secondo il cronoprogramma (e Covid permettendo), sarà operativo in quel periodo. Lo anticipa il quotidiano la Repubblica. Si tratta dell’opera infrastrutturale più importante realizzata nel nord della Puglia e che, per la sua posizione strategica, a cavallo tra due regioni, può rappresentare un volano di sviluppo turistico e industriale per tutto il Mezzogiorno.
Una mission che nel capoluogo dauno ha coinvolto non solo il mondo della politica, prima tra tutti la Regione, ma anche la società civile rappresentata dal comitato spontaneo “Vola Gino Lisa”, che ha lanciato recentemente anche la proposta di cambiare nome all’aeroporto foggiano, a quasi 50 anni dalla trasformazione dello scalo da militare a civile. Ma andiamo con ordine. La giunta Vendola ha sbloccato nel 2012 un finanziamento statale di 14 milioni di euro e avviato un lungo iter procedurale in sede comunitaria culminato nell’avvio dei lavori di allungamento della pista, con la posa della prima pietra il 13 aprile 2019, da sempre ritenuta corta (1600 metri). Quella che si è realizzata arriva a 2mila metri .
“Se superiamo l’emergenza sanitaria e non ci sarà ostruzionismo entro l’estate si volerà dal Gino Lisa” – promette Sergio Venturino presidente del comitato Vola Gino Lisa. I lavori procedono spediti. Entro dicembre saranno concluse le opere fisiche, a marzo i collaudi. “Il successo di uno scalo dipende essenzialmente dai voli low-cost – ammette Venturino -. La pista può ospitare vettori da 150 posti, modello A319 il che significa voli di linea da Foggia per Milano, Palermo e Torino”. E le soddisfazioni per lo scalo aereo foggiano non terminano, certo, qui. “Lo abbiamo trasformato nella base più importante della Protezione Civile italiana. Qui attorno sorgeranno imprese e tutte le attrezzature necessarie a fare di Foggia il punto di riferimento di tutta l’area sud est dell’Unione Europea” – ha spiegato Michele Emiliano il 16 settembre scorso nel giorno della cerimonia di conclusione dei lavori di allungamento della pista. “Aeroporti di Puglia – fa sapere Venturino – ha deliberato, infatti, un piano industriale pari ad 800 mila euro per la messa in opera di una palazzina che ospiterà la sede della Protezione Civile “. Il Gino Lisa diverrebbe, così, l’unico aeroporto in 300 chilometri di costa adriatica per un bacino di utenza di oltre un milione e mezzo di persone.