Vince il sì su Rousseau, tutti i quesiti della tanto attesa consultazione sugli Stati Generali hanno ratificato le decisioni assunte collegialmente dal capo politico e dalle altre anime del M5S. Gli iscritti del M5S hanno detto sì alle alleanze programmatiche col voto di oggi che si è tenuto per tutta la mattinata fino alle 12. Strada in discesa anche per l’accordo e l’ingresso in Giunta nel governo di Michele Emiliano in Puglia per i 4 pentastellati non ostili al patto che hanno già decretato la elezione come vicepresidente dell’assise consiliare per Christian Casili. Anche Antonella Laricchia, che ha molto lavorato in questi giorni insieme a Barbara Lezzi e ai meetup baresi e tarantini per la vittoria del No, dovrà farsene una ragione.
Il sì vince con percentuali bulgare su tutti i quesiti proposti per il voto degli Stati Generali dal “Sei d’accordo con la seguente affermazione “Sia valorizzato il ruolo di attivista e siano riconosciuti i gruppi locali (anche estero) e tematici anche in assenza di portavoce eletti” fino ai fatidici 3 quesiti relativi agli Accordi con altre forze. Il primo è stato votato da 16187 iscritti e recita: “Possono essere autorizzati, prima o dopo le votazioni, accordi con altre forze politiche sulla base di idee, obiettivi e programmi condivisi?”. Vince il sì con 11584 consensi pari al 71,6 %.
Per il secondo interrogativo votano 15923 iscritti. “I contenuti e interlocutori di eventuali accordi, tenendo prioritariamente conto dei livelli territoriali, siano autorizzati a livello nazionale?” ottiene 10625 voti per il Sì, pari al 66,7%. Infine il terzo quesito riguarda i piccoli Comuni. “Nei Comuni al di sotto dei 15mila abitanti, si possono autorizzare il riconoscimento di una rappresentanza del M5s anche all’interno di liste civiche?”. Vince anche in questo caso il Sì con 12580 su 16163 pari al 77,8%. L’ingresso della consigliera Rosa Barone nella Giunta Emiliano come assessora al Welfare è ormai cosa fatta. Servirà un’altra votazione ad hoc su Rousseau? È ancora da vedere, ma il patto c’è.