La direzione generale ha attivato, nell’ambito del piano aziendale dell’emergenza Covid, un nuovo livello di allerta per la particolare virulenza con conseguente alta ospedalizzazione dei pazienti Covid -19 presso il Policlinico Riuniti nel mese di novembre. Il quinto livello era stato previsto solo al verificarsi di condizioni epidemiche eccezionali e rappresenta una sorta di mobilitazione generale di unità operative specialistiche: fin dall’inizio della pandemia erano già state interessate da riconversione alcune strutture specialistiche complesse come l’Endocrinologia e la Reumatologia a cui si sono aggiunte, in ordine temporale, la Nefrourologia, la Gastroenterologia Covid, la Chiururgia Covid e la Ginecologia e Ostetricia Covid.
Si schiera, all’interno della grande riorganizzazione e potenziamento dell’area Covid del Policlinico, anche il modulo di Malattie infettive ad indirizzo Neurologico attivo dal 9 dicembre alle ore 9.00, una ulteriore presa di posizione di tutta l’A.O.U. Riuniti di Foggia nella lotta al virus a conferma del massimo impegno a garantire la migliore assistenza sia per le condizioni acute di emergenza-urgenza che la continuità dell’assistenza. La fotografia giornaliera dei contagi in Capitanata e nella provincia di Foggia in generale, restituiscono un territorio fortemente martoriato dal virus la cui risposta sanitaria rimane al passo con l’acutizzazione della malattia confermando il 5^ livello di allerta come realtà acquisita dal Policlinico Riuniti di Foggia.
Nella generale riorganizzazione dell’azienda ospedaliera, il modulo di Malattie infettive ad indirizzo neurologico conferma il livello di pericolo valutando per ogni singolo caso la più adeguata tempistica e modalità di cura in base anche ai potenziali rischi sanitari (per il singolo e per la collettività) di infezione da Covid-19.
La nuova area, dislocata al terzo piano del Corpo H, sarà coordinata dal direttore di UOC di Neurologia Universitaria Carlo Avolio che si occuperà delle attività cliniche e assistenziali dei degenti; Rachele Tenace sarà il coordinatore infermieristico, d’intesa con Antonio Turco, coordinatore infermieristico della UOC Neurologia Ospedaliera.
Il nuovo modulo sarà così strutturato: 10 posti letto per pazienti Covid. 10 unità totali di personale medico. Avolio avrà cura di organizzare l’attività del reparto che coinvolgerà i medici garantendo la continuità delle attività ambulatoriali afferenti alla UOC di Neurologia Universitaria che restano allocate nella loro normale sede.
Come più volte ribadito, infatti, la priorità del Policlinico Riuniti è quella di adottare comportamenti omogenei nei confronti dei pazienti con patologie neurologiche che consentano di garantire la continuità terapeutica e la massima sicurezza per i pazienti e gli operatori sanitari. Sull’onda di questa impostazione, le attività di ricovero di competenza neurologica e di competenza fisiatrica dei pazienti no Covid e tutte le attività di consulenza presso i reparti (Covid e no-Covid) saranno assicurate dalla UOC di Neurologia Ospedaliera e dalla UOC Medicina Fisica Riabilitativa che manterranno inalterate le attività ambulatoriali allocate nella degenza, compresa la funzione di ‘stroke unit’ allocata nella UOC Neurologica Ospedaliera, imprescindibile per le acuzie vascolari del sistema nervoso centrale.
La scelta del Policlinico appare quantomeno opportuna in ragione di alcuni dati oggettivi raccolti su molti dei pazienti ospedalizzati a causa del Covid che hanno mostrato manifestazioni neurologiche con complicanze anche a lungo termine già nel corso della prima ondata pandemica: allora le neurologie del Policlinico sono state interpellate per curare pazienti con disturbi di circolo cerebrovascolare di tipo ischemico che richiedevano trattamento trombolitico e pazienti con disturbo polineuropatico, tipo malattia di Guillain-Barrè, che necessitavano di rachicentesi diagnostica e a seguire terapia infusionale con IGiV (immunoglobuline per uso endovenoso ottenute dalla lavorazione del plasma: emoderivati per uso trasfusionale). Alla luce di tutto ciò, l’implementazione di una neurologia attrezzata con dispositivi di protezione e percorsi anti-contagio per la ricezione di detta tipologia di pazienti diventa un doveroso baluardo alla salute dei pazienti fragili. Il potenziamento dei servizi riguarda anche il personale infermieristico e Oss che supporterà le attività del nuovo modulo ed è così composto: 17 infermieri, 10 Oss.
“In questa rimodulazione del reparto di Neurologia abbiamo previsto due percorsi separati per garantire un’adeguata e sicura attività delle nostre strutture sanitarie e proteggere tutto lo staff medico, infermieristico e Oss – tiene a specificare il commissario straordinario del Riuniti Vitangelo Dattoli -, tutti impegnati a garantire la risposta alla domanda di salute del settore neurologico la cui incidenza per le urgenze e l’attività ordinaria non può subire interruzione ma nemmeno rallentamenti per la popolazione assistita non colpita da contagio a causa della complessità e il grave rischio di ingravescenza”. (In alto, Dattoli e Avolio)