In pieno Covid ribolle l’emergenza abitativa a Foggia. Questa mattina le famiglie del centro storico che sono state sfollate dai bassi del complesso di Santa Chiara si sono radunate davanti al Comune, per sollecitare un incontro col sindaco Franco Landella. Avevano anche tentato di occupare con tende e altri mezzi lo spazio antistante il Palazzo Comunale, ma la Prefettura ha bloccato ogni tentativo di protesta per le norme anti contagio.
Questa mattina, intanto, alle ore 9 il primo cittadino, che con le dimissioni di Antonio Bove ha trattenuto a sé la delega alle Politiche abitative, ha rinnovato l’offerta agli imprenditori edili e al presidente dell’Ance Ivano Chierici affinché i palazzinari possano alienare parte del loro patrimonio invenduto, che occupa le cubature della città. Sono tantissimi gli immobili ancora intonsi a Foggia. Dal palazzo Spezzati in Via Cappuccini, bloccato per questioni ereditarie tra i figli del compianto padre, agli appartamenti di Pino Di Carlo in Via Gramsci e in zona Macchia Gialla fino al palazzo di Eliseo Zanasi in zona stazione, in Via Manfredi.
Al momento ha risposto presente solo Lino Galano, che aveva investito massicciamente alle porte di Foggia in Via San Severo, senza che quel quartiere residenziale divenisse mai l’isola felice che ci si era prefissati. Via Forcella è una zona tranquilla, con bellissime case, ma isolata. Gli appartamenti non si vendono. Perché allora non sfruttare l’emergenza abitativa?
Ha da tempo invece un’idea più articolata Sario Masi, edile di Confcooperative. L’ideatore di Manifesto per Foggia sogna da un po’ per la città un modulo di co-housing sul modello emiliano, con case a schiera e servizi comuni per i cittadini, come la lavanderia, i parchi e la fornitura energetica.
Landella: “Grazie Galano. Ora mi appello al cuore dei foggiani”
“Al tavolo tecnico che ho convocato oggi nella Sala Consiliare del Comune di Foggia hanno contribuito Maurizio Alfieri, Presidente Confcommercio Provincia di Foggia; Ivano Chierici, ANCE Foggia; avv. Donato Pascarella, ARCA Capitanata; Peppe Gentile, FINAIP; Gianluca Grassi e Giuseppina Solimine, Consorzio Relist; Rosanna De Nisi, funzionario comunale con delega alle Politiche Attive; Rocchina Martino, dipendente comunale con delega al Servizio politiche Abitative; Saverio Padalino, Direttore ANCE Foggia; Giuseppe Galano, Vice presidente ANCE Foggia; Paolo Lops, Vice presidente ANCE Foggia; Pasquale Galano, imprenditore edile e Delegato ANCE presso ARCA.
L’obiettivo dell’incontro – e più in generale, dell’impegno di quest’Amministrazione – è, da una parte, sensibilizzare imprenditori e privati cittadini rispetto all’emergenza abitativa; dall’altro, cercare gli alloggi da dedicare a queste famiglie.
Il mio appello è stato prontamente colto da Giuseppe Galano, imprenditore edile foggiano, che ha messo a disposizione – a titolo oneroso – due immobili per ospitare nuclei familiari senza tetto.
Auspico che questo gesto di generosità stimoli tanti altri concittadini a fare lo stesso; mi appello al cuore e alla solidarietà dei foggiani.
E’ nota la loro generosità d’animo e credo che non sia un’impresa impossibile; in città, d’altronde, si riscontra un elevato numero di immobili liberi e sfitti.
Il Comune di Foggia ha costituito un Fondo di Solidarietà con il quale riconoscerà mensilmente a ciascun nucleo familiare 300 euro per sostenere le spese vive: tale importo permetterà loro di affrontare anche l’onere del canone mensile di locazione di un immobile.
Tutto questo per la durata di circa tre anni, ovvero il tempo necessario all’ARCA Capitanata di sviluppare e completare procedure di acquisto di alloggi, da una parte, di costruzione degli stessi, dall’altra. La loro allocazione sarà nel quartiere Fiera di Foggia.
Infine, tutti i nuclei familiari che usufruiranno di questo Fondo, sono automaticamente ricandidate a beneficiare dell’assegnazione provvisoria dei prossimi beni immobili a cura di ARCA Capitanata, con il vincolo di onorare la corresponsione mensile del canone di locazione ai relativi proprietari”.