Ieri Emiliano con gli assessori Sebastiano Leo (Istruzione) e Pier Luigi Lopalco (Salute) ha incontrato in videoconferenza l’Ufficio scolastico regionale e i sindacati del settore. La novità è che, rispetto alle posizioni di un mese fa, anche alcune sigle si sono mostrate più morbide rispetto l’approccio della Regione che invece era stato aspramente criticato da tutte le componenti del mondo scolastico. Emiliano ha però garantito un rafforzamento della sorveglianza medica, con i medici di base che garantiranno (ma il servizio non è ancora partito) i tamponi rapidi e con le Asl che dedicheranno nuclei specializzati agli screening in caso di positività.
La Uil è stato il primo sindacato a sostenere la linea del governo regionale. “Secondo noi – ha detto Gianni Verga, segretario della Uil Scuola – se la Regione davvero ritiene che gli istituti del territorio non siano luoghi sicuri allora è necessario, per il bene di studenti e personale scolastico, chiudere le scuole e di ricorrere alla didattica a distanza. Alle condizioni attuali ci pare sinceramente azzardato dare il via libera a un rientro a scuola a dicembre e perfino a gennaio”. Molto più critica, invece, la posizione della Cisl, che ha ribadito le criticità dell’ordinanza: l’impossibilità concreta di garantire la didattica a distanza sincrona, sia per le limitazioni della rete in alcuni Comuni sia per l’alto numero di trasmissioni concomitanti.
La proroga dell’ordinanza, predisposta dal capo dell’Avvocatura regionale, Rossana Lanza, potrebbe arrivare oggi.