Precedenza assoluta al Dipartimento di prevenzione per i casi sintomatici, con richiesta del medico curante, e per ospedali e case di cura che devono effettuare ricoveri. Poi in via residuale ci sarà spazio per aziende e privati asintomatici.
È questa la “gerarchia” prevista dall’accreditamento della Regione Puglia ai laboratori privati. La Giunta regionale, difatti, ha stabilito che i laboratori privati accreditati, tra i quali a Foggia il Centro di Analisi Cliniche e Ormonali di via Rosati (del Gruppo Telesforo), potranno effettuare tamponi per i soggetti asintomatici che ne facciano richiesta per motivi di lavoro, di viaggio e per richieste non correlate ad esigenze cliniche e di salute pubblica già disciplinate dai provvedimenti nazionali e regionali. Il costo è a totale carico del soggetto privato richiedente ed è – al momento – stabilito in 80 euro.
La richiesta per fare il tampone deve arrivare esclusivamente via mail all’indirizzo
[email protected], corredato di: richiesta motivata del Medico di famiglia su ricetta bianca e nome, cognome, indirizzo completo di tutto e numero di telefono. “Si rammenta che possono accedere a questa opportunità solo persone che non hanno avuto contatti con persone positive al Covid-19 – fanno sapere dai laboratori di analisi di Foggia -.
E’ importante sapere che la legge stabilisce la priorità assoluta al dipertimento di prevenzione per i casi sintomatici che arrivano con segnalazione del medico di famiglia direttamente alla ASL, alle persone che devono ricoverarsi in ospedali, case di cura e residenze sociosanitarie e, in modo residuale
alle aziende con richiesta del medico competente dell’azienda, solo per prevenzione su soggetti che non hanno avuto contatti con persone infette. Al momento, considerata la scarsità di tamponi disponibili, le urgenze e le priorità, il Centro di Ricerche Cliniche e Ormonali di Via Rosati potrà effettuare – per il momento – non più di 4 tamponi a pagamento alla settimana, tutti concentrati in un unico giorno”.
“Stiamo cercando di organizzarci per aumentare il numero – concludono – ma è una impresa ardua dovendo dare la precedenza a chi è sicuramente a rischio”.