Coronavirus: coprifuoco alle 22 e didattica a distanza per le superiori, verso lo stop parrucchieri e palestre. Misure al vaglio del Governo

Si ragiona per provare a raddrizzare in corsa la curva del virus. Conte su twitter: “Rispettiamo le nuove disposizioni, seguiamo le raccomandazioni, facciamo del bene al nostro Paese…”

Coprifuoco alle dieci della sera e didattica a distanza nelle scuole superiori. Questa l’anticipazione del Corriere della Sera. Su queste nuove misure il governo ragiona per provare a raddrizzare in corsa la curva del virus. Conte su twitter: “Rispettiamo le nuove disposizioni, seguiamo le raccomandazioni, facciamo del bene al nostro Paese…”. Stando al Corsera, gli ultimi provvedimenti varati non basterebbero ad evitare il diffondersi della pandemia. Ciò starebbe convincendo Palazzo Chigi a disporre misure restrittive come, appunto, il coprifuoco dalle 22.

Nelle conversazioni riservate a margine del Consiglio europeo il capo dell’esecutivo non ha fatto che ripeterlo: “Chiudere tutto sarebbe troppo dannoso, proprio adesso che l’economia mostra segni di ripresa”. Conte è “completamente contrario” e non vuole prendere in considerazione nemmeno l’ipotesi di un “reset” di un paio di settimane, per far respirare il Servizio sanitario nazionale: “Una cosa che non esiste. Dobbiamo aspettare due o tre settimane per capire gli effetti delle misure attuali, dalla mascherina all’aperto al limite di sei ospiti a casa”.

Ragionando con scienziati, collaboratori e ministri, il premier si è però convinto a valutare altre regole restrittive, sulla falsariga delle norme adottate in Francia. “Il coprifuoco è una cosa molto probabile”, ammettono a Palazzo Chigi, dove stanno arrivando molte pressioni dai cittadini per fermare quel che resta della “movida”. Da qui a domani, quando si riunirà il Consiglio dei ministri, un nuovo provvedimento potrebbe imporre a bar, ristoranti e altri pubblici esercizi di abbassare le saracinesche alle 21 o alle 22, con controlli rafforzati e multe per chi non rispetta le regole.

Possibili provvedimenti a stretto giro anche per la scuola con la didattica a distanza per gli istituti superiori. Tutte questioni al vaglio del governo. Stando invece ad alcune anticipazioni de “La Stampa”, si starebbe pensando di dichiarare lo stop di palestre, parrucchieri, saloni di bellezza, cinema e teatri proprio per salvare la scuola.

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