L’amico di Mastromatteo indagato per omicidio, si fa largo la pista della vendetta per motivi passionali. Ora si attende l’autopsia

Possibile svolta nelle indagini sulla morte del 46enne garganico. Sotto inchiesta Raffaele Tavaglione. Lunedì prossimo l’esame autoptico per fare luce sulle cause della morte

Raffaele Tavaglione, amico di Michele Mastromatteo, è indagato per omicidio e occultamento di cadavere. L’uomo, classe ’80, sei anni più piccolo della vittima, è ora ufficialmente il principale indiziato per l’atroce delitto del peschiciano. Lunedì prossimo l’esame autoptico per  fare luce sulle cause della morte. In seguito è previsto anche un esame entomologico a cura del Ris di Roma per stabilire con esattezza la data e il luogo della morte.

Il cadavere di Mastromatteo era stato ritrovato dai carabinieri nelle campagne di San Nicandro Garganico, 20 giorni giorno la sparizione, avvenuta il 25 settembre scorso. È stato ucciso in quel luogo o trasportato successivamente? Dubbi sul movente, al momento la pista privilegiata sarebbe quella della vendetta, forse scaturita per motivi passionali. Settimane prima i due avevano litigato. Tutte questioni al vaglio degli inquirenti che al momento non si sbilanciano.

Tavaglione sarebbe l’ultima persona ad aver visto Mastromatteo in vita. I due sarebbero usciti il 25 settembre per una serata in Molise ma a Peschici era rientrato solo Tavaglione. La coppia di amici si sarebbe fermata per strada per un bisogno fisiologico di Mastromatteo. “Ha preso il mio giubbotto e le chiavi della mia auto ed è sparito”, aveva detto a “Chi l’ha visto?” Tavaglione, negando ogni responsabilità.

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