
Raffaele Tavaglione, amico di Michele Mastromatteo, è indagato per omicidio e occultamento di cadavere. L’uomo, classe ’80, sei anni più piccolo della vittima, è ora ufficialmente il principale indiziato per l’atroce delitto del peschiciano. Lunedì prossimo l’esame autoptico per fare luce sulle cause della morte. In seguito è previsto anche un esame entomologico a cura del Ris di Roma per stabilire con esattezza la data e il luogo della morte.
Il cadavere di Mastromatteo era stato ritrovato dai carabinieri nelle campagne di San Nicandro Garganico, 20 giorni giorno la sparizione, avvenuta il 25 settembre scorso. È stato ucciso in quel luogo o trasportato successivamente? Dubbi sul movente, al momento la pista privilegiata sarebbe quella della vendetta, forse scaturita per motivi passionali. Settimane prima i due avevano litigato. Tutte questioni al vaglio degli inquirenti che al momento non si sbilanciano.
Tavaglione sarebbe l’ultima persona ad aver visto Mastromatteo in vita. I due sarebbero usciti il 25 settembre per una serata in Molise ma a Peschici era rientrato solo Tavaglione. La coppia di amici si sarebbe fermata per strada per un bisogno fisiologico di Mastromatteo. “Ha preso il mio giubbotto e le chiavi della mia auto ed è sparito”, aveva detto a “Chi l’ha visto?” Tavaglione, negando ogni responsabilità.