“Le Regioni ieri hanno chiesto al governo di salvaguardare una serie di iniziative, in particolare i matrimoni. Si può fare a meno di festeggiare una cresima e per qualcuno potrebbe essere comunque un dolore, ma un matrimonio che non ha un festeggiamento non è una cosa superflua. È un elemento fondamentale di un momento decisivo della vita, nel quale due persone si uniscono e hanno bisogno di avere vicino tutte le persone a loro care. Impedirlo è un colpo duro e si poteva evitare con un po’ di prudenza”. Lo ha detto il governatore pugliese Michele Emiliano ospite a Porta a Porta su RaiUno.
L’appello del settore Matrimoni
“Al fine di scongiurare pesantissime conseguenze per le imprese e per le famiglie chiediamo al premier Conte e al ministro Speranza di fare urgentemente una deroga al Dpcm, affinché sia garantito lo svolgimento regolare degli eventi già programmati fino al 31 ottobre. A tal fine proponiamo di aumentare il distanziamento interpersonale, eliminare il ballo durante gli eventi al fine di evitare assembramenti ed imporre l’uso della mascherina a tutti i partecipanti; ma il limite delle 30 persone per ciascun evento, fissato dal Dpcm, va eliminato perché del tutto arbitrario e scientificamente inidoneo a impedire la diffusione del Covid-19.
Il Dpcm varato oggi impone nuove e insostenibili limitazioni allo svolgimento di feste connesse a matrimoni, battesimi, cresime e comunioni, contrariamente a quanto invece è previsto per altri settori economici”. Lo affermano, in una nota congiunta, Michele Boccardi, presidente di Assoeventi (Associazione nazionale Events Luxury Wedding – Confindustria) e Serena Ranieri, presidente di Federmep (Federazione Matrimoni ed Eventi Privati).