Tour in provincia di Foggia per il leader di Forza Italia Antonio Tajani, che ha visitato i vari quartier generali dei candidati consiglieri regionali azzurri più forti, Giandiego Gatta, Napi Cera, Barbara Matera e Leonardo Di Gioia.
Nel consueto comitato di Via Gramsci di Di Gioia, Tajani ha detto parole schiette sulla competizione elettorale e sul Governo Conte, che rischia di essere destabilizzato dal voto del 20 e del 21 settembre, se anche la Toscana e la Puglia, insieme a Liguria, Veneto e Marche, dove il divario appare importante, saranno affidate al centrodestra. Il cappotto sarebbe scongiurato solo da Vincenzo De Luca in Campania, ma si sa che l’ex sindaco di Salerno, come Luca Zaia, fa storia a sé, dopo l’immensa popolarità da Covid.
“Non so se il governo lascerà le poltrone dopo il voto delle amministrative, certamente il 22 mattina ci sveglieremo con molte più regioni e città governate dal centrodestra- ha detto Tajani- Vedremo cosa faranno a Palazzo Chigi, un risultato negativo per il centrosinistra sarebbe un avviso di sfratto al governo. Sul referendum siamo favorevole al taglio dei parlamentari, ma questa riforma è fatta male. Noi lasciamo libertà di voto ai nostri elettori, non sono i partiti che devono decidere”.
Tajani è fiducioso sull’esito della campagna di Raffaele Fitto.
“L’aria che si respira è molto positiva per Forza Italia e per il centrodestra, le piazze sono piene, la gente è motivata, tutte le categorie produttive sono interessate al nostro progetto. Poi la condanna del governo di sinistra viene proprio dalla sinistra, se fossero stati soddisfatti della Giunta Emiliano non avrebbe presentato altri due candidati alternativi ad Emiliano. Questa è la dimostrazione del fallimento di Emiliano. Adesso non basta dire la sinistra ha sbagliato, bisogna ripartire”.
Xylella, imprese e infrastrutture nel programma azzurro.
Quando è stato il momento di parlare per il candidato Di Gioia, insieme ai segretari provinciale e regionale, Raffaele Di Mauro e Mauro D’Attis, è stato evidente un pizzico di emozione.
“Il fatto che io potessi ritornare nell’alveo politico in cui sono nato non era scontato, è un atto di reciproca stima, di reciproca amicizia. Forza Italia è un partito di centrodestra, moderato, europeista, che ha forti valori e riferimento sulla solidarietà che non è assistenzialismo,ma capacità di risolvere i problemi con la sussidiarietà”, ha evidenziato.