
“A Giulio Scapato va tutta la mia stima”. “Ringrazio per la fiducia che mi è stata accordata, forse il consigliere Scapato è un consigliere che unisce”. L’avvocato campione di consensi, candidato alle prossime regionali nella Puglia Solidale e Verde, è stato votato da 27 consiglieri, i quattro quinti dell’aula, all’unanimità, eletto vicepresidente del Consiglio, in surroga del dimissionario del pentastellato Giuseppe Fatigato, che pure era stato invitato dalle opposizioni ad una riconferma. Ma Fatigato ha rifiutato.
La votazione di Scapato è stata preceduta da una polemica innescata dal sindaco, che è ritornato sulla questione della sua conferenza stampa con Matteo Salvini e sulle sue parole, a suo avviso, “strumentalizzate”, adombrando pericoli e lotte ideologiche. Ha citato gli anni di Piombo e le BR. E ha ricordato quanti prima di lui avevano cambiato casacca e utilizzato l’aula comunale. “L’aula consiliare è l’agorà oolitica della città. Ci fu una conferenza stampa di Marasco, tutta politica. Nessuno ha strumentalizzato il cambio di casacca di Norillo, che dal M5S è passato al Pd o di Palmieri che da civica ha scelto un altro percorso. Posso accettare le polemiche, che sono il sale della democrazia, ma non le strumentalizzazioni sulle mie parole, di cui mi sono scusato. Qualcuno ha frainteso, è ovvio che si trattava di metafore politiche. Così come sul Comune non sventolava la bandiera di Forza Italia, non sventolerà quella della Lega. Ma stiamo attenti a sobillare le folle, non possiamo ritornare ai violenti anni di lotta politica”.
Norillo chiamato in causa ha citato Paolo VI. “Le parole sono pietre e quelle del sindaco in quella conferenza stampa non potevano non creare reazioni. Sono state pietre”.