Ce la faranno le due grandi opere pubbliche decisive per il territorio di Capitanata, il Deu con la elisuperficie e la pista del Gino Lisa, ad essere inaugurate a settembre? La ‘sfida’ punta a mettere in risalto l’operatività del governatore Michele Emiliano e dell’assessore del territorio, Raffaele Piemontese.
Appare difficile che ciò possa accadere, ma la corsa contro il tempo è avviata, nonostante il Covid che ha rallentato molto gli iter delle stazioni appaltanti, in particolare quello della pista per la quarantena degli uffici baresi di Aeroporti di Puglia la scorsa primavera.
Se per il Deu mancano ancora alcuni collaudi e il rafforzamento del manto con la superficie d’usura nel parcheggio e sulla elisuperficie, sulla pista mancano all’appello le operazioni di ricongiungimento.
La fase finale dei lavori di riqualificazione e prolungamento del tracciato che misurerà 2mila metri, che prevede la realizzazione del segmento mancante che valica Via Castelluccio, ormai chiusa circa un mese fa, dopo le polemiche col Comune di Foggia, è agli sgoccioli.
Come si sa, la pista non potrà far decollare tutti gli aerei, ma solo alcuni modelli ossia gli Airbus 319 o altri ma non con completa capienza.
Sono utilizzabili 1780 metri per aerei fino a 150 passeggeri. I lavori, come scrive la Gazzetta del Mezzogiorno, dovevano essere consegnati “entro 294 giorni”, secondo il contratto fra Aeroporti di Puglia e l’impresa De Bellis, ma poi c’è stata l’interruzione delle operazioni per quasi tre mesi con il ritrovamento di ordigni bellici, ben 8, che ha richiesto l’intervento degli artificieri. Il cantiere ha riaperto solo il 9 luglio.