
Ultimi giorni utili per la decisione del sindaco Franco Landella e della dirigente azzurra Michaela Di Donna, che dopo il suo video è stata finora completamente snobbata dai partiti del centrodestra e dal candidato presidente Raffaele Fitto. I nervi sono molto tesi, soprattutto tra coloro che sono sempre stati al fianco del sindaco. Tante sono le seduzioni e le tentazioni da respingere.
In queste ore stanno circolando parecchi rumors, che valicano ormai la fantapolitica. Secondo una vulgata diffusa dagli oppositori di Landella dentro Forza Italia e Fratelli d’Italia, il sindaco starebbe meditando di candidare un suo alleato in una delle liste del centrosinistra di Michele Emiliano. Il nome di punta sarebbe il campione di consensi Max Di Fonso o il giovane Dario Iacovangelo, con la garanzia di sostenere il governatore uscente con tutto il pacchetto di voti dell’amministrazione foggiana. Come contropartita Landella chiederebbe poi una “ricompensa” di sottogoverno per Di Donna.
Questa offerta, qualora vera, sembra sia stata declinata da Emiliano. Il passaggio, se deve esserci, deve essere trasparente e in prima persona, ha più o meno detto l’ex pm, che non si fida dell’operazione. “Il tentativo di entrare nei Popolari per Emiliano con qualche accolito è fallito prima di Ferragosto, chi ambisce ad avere incarichi deve metterci la faccia personalmente”, commentano i cassaniani a l’Immediato.
Dal canto loro i landelliani smentiscono questa ricostruzione. Sono alcuni alleati che cercano, singolarmente, di vendersi ad Emiliano e di assicurargli anche i voti di Landella&co.
Tuttavia la situazione è molto turbolenta. L’ipotesi di appoggiare un candidato “fuori dai giri di apparato” dei Fratelli d’Italia o della Lega, per far crollare i giochi di chi crede già fatta l’elezione del big prescelto, appare al momento naufragato. Qual è l’interesse di Landella a promuovere questo o quello in un partito non suo? Del resto nei Fratelli d’Italia, che sembrano dominati da Giannicola De Leonardis, potrebbe anche avanzare la sorpresa di Antonio Giannatempo, dal momento che i 5 Reali Siti sono del tutto sguarniti di candidati forti in ogni schieramento.
Che fare dunque? Resta il voto sul solo simbolo di uno dei partiti del centrodestra, per distinguersi. Magari anche disgiunto, chissà. Un modo questo per mettere un’opa sul partito individuato ed evidenziare la netta differenza tra voti di lista e i voti al candidato presidente. È sentimento comune, confermato anche dai sondaggi, che Fitto corra con almeno 3 punti percentuali in meno rispetto alle sue liste. Anche questa opzione, però, ha i suoi rischi. Non è detto che tutto il consenso di Landella possa essere dirottato e mantenuto fedele alla linea. Si è già sfilato Danilo Maffei, candidato col pumo. Potrebbe entrare nel pumo anche Lucio Ventura, chiamato a fare un ticket in supporto alla candidata di Fitto, Annamaria Fallucchi. La strategia dell’ex senatore Lucio Tarquinio, che mira a sottrarre gli amici del sindaco per candidarli, sta avendo i suoi primi frutti.
Ma i più agguerriti sono convinti che la partita su Foggia città sarà vinta da Landella.
“In una sfida tra Landella e Fitto a Foggia, non c’è dubbio che il sindaco avrà la meglio. Vedremo che farà il candidato presidente, non è un problema nostro se a lui non interessano i nostri voti. Non possiamo preoccuparci noi per lui. Landella ha sempre vinto con le sue sole forze, con le sue liste civiche: anche chi si candida oggi e crede di avere chissà quali consensi, ha avuto a Foggia voti che erano di Landella e che lui ha trasferito loro. Il sindaco non è un massone calato dall’alto. Ha vinto per due volte contro professionisti che sulla carta avrebbero dovuto vincere ad occhi chiusi. Ha vinto le Primarie e vincerà anche questa sfida”, dice un maggiorente azzurro, deciso a non oltrepassare il campo.
Intanto il capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Comune di Foggia Giuseppe Fatigato, dopo le nostre indiscrezioni su un possibile accordo tra il sindaco Franco Landella e il presidente della Commissione Ambiente e Territorio, l’ingegner Giovanni Quarato ha fatto conoscere in una nota il suo pensiero.
Eccolo
“Se davvero il sindaco di Foggia Franco Landella si dimetterà, noi del M5S siamo prontissimi a rimettere il nostro mandato nelle mani degli elettori e a presentarci nuovamente davanti a loro il prima possibile, mettendo fine a questa sciagurata sindacatura. In questi giorni si è parlato molto di un incontro al bar tra il sindaco e il consigliere Giovanni Quarato, come se fosse prodromico a una nuova alleanza. Lo diciamo forte e chiaro per l’ennesima volta: il M5S non sarà stampella di Landella e della sua Giunta. Se il sindaco perderà pezzi della sua maggioranza non troverà in noi un appoggio che potrà salvarlo. Non ci interessa la politica politicante, non ci interessano i teatrini della politica, non ci interessano i cambi di casacca o di maggioranza preelettorali. Ci interessano soltanto i cittadini, i loro problemi e il modo in cui possiamo risolverli, ed è nel nostro DNA. Noi vogliamo essere costruttivi e sui temi possiamo dialogare, non sulle poltrone. Il prossimo 25 e 26 agosto saranno i giorni della verità, si tornerà in aula per il bilancio, lì capiremo cosa pensa di fare Landella e quale sia la compattezza della sua maggioranza. Noi stiamo lavorando per le regionali, per la nostra candidata presidente Antonella Laricchia, per cambiare la Regione Puglia. La fantapolitica la lasciamo ai partiti tradizionali”.