Tentano di fare una lezione di economia da Confagricoltura, una organizzazione agricola che a differenza di Coldiretti e Cia non si è astenuta al ribasso della Commissione Prezzi della Camera di Commercio di Foggia per i cereali. La scorsa settimana il prezzo del grano è diminuito di un altro euro. Domani si attende un ulteriore ribasso.
Gli obiettivi di pastai, mugnai e stoccatori sono abbastanza chiari: da un lato c’è la necessità di mantenere i prezzi al libero mercato coerenti con i contratti di filiera che non superano mai i 28 euro, dall’altro c’è la volontà di fare il pieno di grano italiano, di cui i pastifici hanno bisogno (non c’è pubblicità di pasta che non parli di grano italiano) al minor costo possibile, inducendo gli agricoltori, che stavano attendendo i prezzi, a vendere sollecitati dal timore di poter perdere troppo, in una annata dalle quantità bassissime.
Ebbene, Confagricoltura proprio adesso, viste le condizioni date, invita i suoi iscritti a non vendere e a non cedere ai ricatti di chi sta ribassando il prezzo.
Ecco la nota dell’organizzazione agricola.
Nonostante la diminuzione della produzione di grano duro, a causa delle avversità atmosferiche, la quotazione del prezzo di vendita, da alcune settimane tende al ribasso. Solitamente, quando c’è scarsità di prodotto il prezzo dello stesso tende ad aumentare, ma in queste settimane sta accadendo l’esatto contrario. Lecito pensare ed affermare che quanto da noi denunciato nei giorni scorsi a proposito di arrivi di navi colme di grano duro estero, sta influenzando in modo speculativo il prezzo a danno dell’economia locale. Certo, le regole di mercato insegnano che quando il prezzo di un prodotto flette l’unico modo per invertire la tendenza è togliere il prodotto dal mercato. Vale a dire NON VENDERE! Siamo consapevoli che molti cerealicoltori, dopo aver sostenuto spese per la produzione per lunghi mesi (dalla scorsa estate quando sono iniziate le operazioni colturali di aratura fino alla mietitrebbiatura, passando per acquisti di seme, concimi, antiparassitari.) hanno necessità di rientrare nei costi. Altro che non vendere!!! Dobbiamo riuscire ad invertire la rotta, vendendo il grano adesso il prezzo continuerà a scendere; ma le aziende hanno scadenze immediate a cui far fronte.