Sembra manchino poche ore all’ufficializzazione della scelta da parte del gruppo #laltracapitanata, con Angelo Riccardi, Rino Pezzano, i due fratelli Mangiacotti, Salvatore e Giuseppe, e Giuseppe Miglionico, quando un pezzo, Costanzo Cascavilla ha già deciso per i pizzarottiani. Centrodestra o centrosinistra?
Qualcuno ha già fatto un passo avanti dichiarando che Riccardi sarà il loro frontman in una delle liste civiche di Fitto. Ma l’ex sindaco di Manfredonia, in realtà, è molto combattuto. Qualche giorno fa è stato a Bari da Emiliano in compagnia di Antonio Tutolo e dello stesso Pezzano. Molti suoi ex compagni di partito e di gruppo (quando Riccardi era campione di preferenze in Regione nel primo mandato Vendola) lo stanno contattando: Mario Loizzo lo avrebbe pregato di aiutare la coalizione del governatore. Ma resta fortissima l’indecisione.
Se da un lato, quasi tutto il gruppo civico starebbe facendo un ragionamento politico, con un orientamento verso il politico di Maglie, dall’altro anche Riccardi sente il peso di poter favorire la Lega di Salvini. Il dubbio lo tormenta, di certo se venisse firmata una qualche pax con i due dem Paolo Campo e Raffaele Piemontese, resterebbe nell’alveo del centrosinistra. Tuttavia, l’ex sindaco avrebbe confidato agli amici più fidati alcuni suoi ragionamenti che lascerebbero trapelare più di una perplessità sul centrosinistra foggiano e sugli anni del governo Emiliano. Il quesito è togliersi o meno il “cappotto rosso” antileghista.
Riccardi rimprovererebbe al governatore anche il fatto di non averlo sostenuto nelle sue tante vicissitudini amministrative. Allo stesso tempo, non riterrebbe una “vendetta” l’eventuale passaggio con Fitto.
Intanto, nei giorni scorsi attraverso un post piuttosto criptico, Rino Pezzano aveva detto chiaramente di non essere candidato. “Sarò protagonista di questa campagna elettorale. In prima linea, come sempre, anche se non candidato direttamente. Ho ricevuto diverse proposte di candidatura, che naturalmente ho declinato. I disastri del governo regionale sono sotto gli occhi di tutti e Cerignola ne sta pagando le conseguenze. Agricoltura, rifiuti e sanità su tutti. Non avrei mai potuto difendere l’indifendibile, non sarei stato a posto con la coscienza. Ho lavorato molto per le fasce più deboli e non posso permettere che l’impegno profuso da tanti vada disperso. Bisogna continuare a crederci. Io ci sarò, anche per combattere il protagonismo sfrenato di chi non ha a cuore la nostra città e pensa solo a godersi il proprio momento di visibilità”.
In alto, Riccardi al centro dell’immagine (foto di Matteo Nuzziello)