A due anni dalla doppia strage di migranti sulle strade di Capitanata, si registrano altri incidenti.
L’ultimo nel tratto da Castelnuovo a Torremaggiore; dieci persone tornavano dal lavoro, dopo una giornata cominciata alle tre del mattino. Il conducente ha avuto un colpo di sonno e la macchina è finita fuori strada.
Fortunatamente non ci sono state vittime ma una persona è ancora ricoverate in ospedale a San Severo.
“Incidenti di questo tipo sono la norma per chi lavora nelle campagne, e passano praticamente in sordina – commentano i rappresentati del Comitato Lavoratori delle Campagne -. Ma cosa c’è di normale nel lavorare dall’alba e per dodici ore consecutive, sotto il sole cocente o il vento incessante, e poi tornare, attraverso strade dissestate, nei luoghi di disagio in cui si è costretti a vivere?
É da anni che i lavoratori e le lavoratrici lottano per ottenere ciò che dovrebbe essere loro garantito: documenti e contratti, case e trasporti, ma le soluzioni che ottengono sono sempre di tipo emergenziale, e intanto le persone rischiano la propria pelle solo per andare a lavorare.
La recente sanatoria è l’ennesima risposta parziale a un sistema incancrenito di sfruttamento e, a meno di un mese dalla sua scadenza, sta ampiamente dimostrando di non funzionare, per meccanismi e regole di emersione altamente stringenti e totalmente privi di sistemi incentivanti. Come è possibile che le istituzioni rimangano cieche difronte a tutto questo?
I lavoratori e le lavoratrici immigrati – concludono – non ci stanno e continuano senza sosta a raccontare la verità su quello che succede nelle campagne e a ribadire quello che servirebbe per risolvere davvero i problemi che affrontano quotidianamente”.