“La tua immagine, il tuo verbo rimarranno scolpiti nel cuore di questa terra. Grazie don Michele!“, così il sindaco di Alberona, Leonardo De Matthaeis ha salutato il parroco don Michele Di Gioia, per tre anni guida del paese dei Monti Dauni.
“Il vescovo ha concesso un periodo di riflessione a don Michele – ha fatto sapere il primo cittadino in un video pubblicato su facebook -, invitando tutti noi a rispettare la decisione attraverso silenzio assoluto e preghiera. In quanto sindaco, faccio proprio l’invito di sua eccellenza ed invito tutta la cittadinanza a rispettare rigorosamente l’invito. Sono cosciente come voi che è avvenuto un evento traumatico, improvviso. Abbiamo perso la nostra amata guida spirituale. Ricorrendo ad una metafora è come se fosse venuto il terremoto. Il terremoto non ti dà un preavviso. Ora dobbiamo essere bravi a ricostruire, in attesa della nuova guida. Ricordiamoci sempre che i problemi sono altri. Avere rispetto significa non parlare a casaccio, significa stare in silenzio, fare riflessioni intime e personali. Dobbiamo dimostrare in questo momento di rimanere uniti. Alberona non sarà abbandonata, il buon Dio provvederà”.
La piccola comunità del subappennino è scossa per la notizia improvvisa, appresa dal diretto interessato durante la Santa Messa. Un fulmine a ciel sereno, una perdita inaspettata ad appena tre anni dal suo arrivo. Don Michele, 33enne sacerdote lucerino, era molto amato ed apprezzato ad Alberona. E allora cosa gli sarebbe successo? Dietro il suo addio si celerebbero motivi di natura strettamente personale.