Non si placano ancora gli animi sul concorsone per l’assunzione di 2445 operatori sanitari negli ospedali e Asl pugliesi. Il Policlinico “Riuniti” di Foggia nei giorni scorsi ha esultato dopo le diverse pronunce del Tar su alcuni ricorsi, pubblicando l’ultima graduatoria ‘corretta’ dopo la “verifica dei titoli effettivamente posseduti dai candidati”. Il maxi concorso, al quale hanno partecipato oltre 14mila candidati, prevedeva infatti una serie di auto certificazioni. Le assegnazioni dei punteggi sarebbero state ‘viziate’ proprio dalle dichiarazioni dei candidati, risultate ‘mendaci’.
Da Brindisi, l’avvocato Euprepio Curto (ex senatore e consigliere regionale), fa appello proprio al Consiglio Regionale: “Non ritenete ce ne sia abbastanza per istituire una commissione d’indagine sui fatti finora avvenuti? È assolutamente necessario – prosegue – che venga fatta chiarezza sui criteri e sulle procedure del cosiddetto ‘concorsone’. Mai era accaduto che graduatorie pubblicate come finali venissero più volte modificate e aggiornate. Tutto ciò è per davvero inquietante in fatto e in diritto”.
“Se a tutto ciò si aggiunge la considerazione che molti candidati si son visti modificare più volte i punteggi, delle due l’una: o la gestione del concorso è per davvero sfuggita di mano a chi avrebbe dovuto gestirlo con competenza e linearità, oppure vi è altro su cui dover effettuare le più opportune verifiche. Si aggiunge – conclude Curto – la notoria attività dissuasiva svolta da alcuni sindacati al fine di scoraggiare i partecipanti al concorso, ovviamente ove ne ricorressero le condizioni, a presentare ricorso. Il quadro che ne esce appare per davvero allarmante”.