Il premier contro le aperture anticipate delle Regioni: “Illegittime, si compromettono gli sforzi”. E annuncia 150mila test sierologici

Informativa di Giuseppe Conte alla Camera dei Deputati: “Il governo non può assicurare in modo immediato il ritorno alla normalità. Siamo ancora dentro la pandemia, non ne siamo usciti”

“Iniziative che comportino misure meno restrittive non sono possibili, perché in contrasto con le norme nazionali, quindi sono da considerarsi a tutti gli effetti illegittime”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte durante l’informativa alla Camera dei Deputati sulla ripresa delle attività economiche. Non c’è spazio per scelte autonome da parte delle Regioni. “Non ci sarà un piano rimesso a iniziative improvvide di singoli enti locali, ma basato su rilevazioni scientifiche”, ha affermato Conte.

“Mascherina, mascherina!”, l’intervento del premier è iniziato tra i fischi e i cori delle opposizioni che hanno attaccato il presidente del Consiglio accusato di non indossare la mascherina.

Tornata la calma, il premier ha spiegato che “il governo ha sempre compreso la gravità del momento. Vogliamo far ripartire al meglio la nostra economia senza battute di arresto in futuro. Un approccio non graduale e incauto porterebbe ad una recrudescenza del contagio. Si riapre dal lavoro ma non dalla scuola e dalla socialità”.

E ancora: “Nessun Paese ha riaperto tutto insieme. Non possiamo permettere che gli sforzi compiuti risultino vani per imprudenze compiute in questa fase così delicata. Qualsiasi atteggiamento ondivago, come passare dalla politica del ‘chiudiamo tutto’ al ‘riapriamo tutto’ rischierebbe di compromettere in maniera irreversibile questi sforzi. Lo dico in maniera chiara, a costo di apparire impopolare. Il governo non può assicurare in modo immediato il ritorno alla normalità. Siamo ancora dentro la pandemia, non ne siamo usciti. Il 4 maggio è il primo passo fondamentale e necessario affinché tutto il Paese possa incamminarsi sulla strada di una conquista di una vita serena: questa fase sarà di convivenza con il virus e non di liberazione dal virus”.

Per maggio ha annunciato “150mila test sierologici, un campione verrà selezionato dall’Istat. Dovremo essere pronti a misure tempestive, anche restrittive in caso di nuova crescita dei contagi. Misure che potranno essere mirate su specifici territori.

Quanto all’app Immuni “il decreto varato dal cdm intende chiarire e rafforzare la disciplina di questo particolare trattamento dei dati personali, in coerenza con quanto precisato dal garante dei dati. Si prevede che il titolare del trattamento sia il ministero della Salute e che l’applicazione sia installata su base volontaria, destinata ai soli soggetti che l’abbiamo scaricata. La piattaforma opererà nel nostro territorio nazionale, affidata a società pubbliche o comunque a totale partecipazione pubblica, e sarà scaricata gratuitamente, utilizzando codici che non permetterà di risalire all’identità dell’utente”.

Conte ha annunciato, nel prossimo decreto, uno stanziamento di “15 miliardi per le imprese” e ci saranno “25 miliardi per il sostegno al lavoro e al reddito”. E “per non lasciare indietro nessuno una particolare attenzione sarà data al tema della disabilità, anche dal punto di vista economico”.
Da parte del Governo ci sarà una particolare attenzione alle famiglie che, sottolinea Conte, “nei prossimi provvedimenti devono avere lo spazio che meritano. Sarà cruciale preparare e sostenere progetti territoriali, tutelando anche il diritto al gioco, all’attività motoria, senza compromettere le norme di distanziamento sociale”. Infine, “bisogna potenziare i benefici fiscali per l’edilizia”.



In questo articolo: