Elena, foggiana 44enne, dopo tante peripezie lavorative sottopagate in Italia, sei mesi fa aveva deciso di emigrare a Londra, dove per iniziare aveva trovato un buon lavoro come inserviente delle pulizie.
Oggi però con il blocco delle attività e l’emergenza Coronavirus che in Gran Bretagna sta montando drammaticamente, non solo non ha più una occupazione, ma non riesce neppure a tornare in patria. La sua situazione, raccontata a l’Immediato dal figlio e da un amico, è drammatica.
“Lavorava regolarmente da sei mesi, era partita con tante aspettative, ma ora non ha niente. Le abbiamo inviato una piccola somma di denaro sul Postepay, non avendo grandi risorse a disposizione. Quando è cominciata l’emergenza qui da noi in Italia, ha comprato subito un biglietto aereo, ma il suo volo Londra Luton-Bari è stato annullato, non è nemmeno rimborsabile. Ormai l’emergenza è scoppiata anche lì, aveva fatto il biglietto con quelle poche risorse che aveva. È andata al Consolato e non hanno saputo darle nessuna spiegazione, nessun aiuto”, dicono disperati il figlio e l’amico.
Come se non bastasse la signora Elena, per il forte stress ha avuto un infarto. “È stata ricoverata, 2 settimane senza mangiare e oggi non c’è nessuno che possa farle la medicazione, per via del rischio contagio. Ha un alloggio alla periferia di Londra, ma essendo residente qui in Italia non ha accesso a nessuno degli aiuti e dei bonus inglesi. Abbiamo provato a consultare il Consolato, ma non ci danno risposta. Da due giorni mia madre ha la febbre, le hanno fatto il tampone e fortunatamente è negativa. Vorrebbe solo tornare a casa, le hanno fatto anche lo sfratto, perdendo il lavoro, non ha i mezzi per sopravvivere. Facciamo un appello alle istituzioni italiane: ci serve un aiuto per riportarla in Italia”.