“Non c’è stata nessuna chiusura, solo riorganizzazioni”. Risponde così alle accuse dei sindaci il direttore generale dell’Asl, Vito Piazzolla.
“Le misure adottate – spiega Piazzolla – hanno riguardato l’accorpamento funzionale di alcuni reparti per garantire l’eventuale attivazione di posti letto nella rete Covid e, nel contempo, potenziare le attività di consulenza presso i Pronto Soccorso. Si tratta di una riorganizzazione dal carattere assolutamente straordinario, urgente e temporaneo la cui durata è fissata sino al 30 aprile. Non si stanno chiudendo reparti. Si tratta di ‘accorpamenti funzionali’; le Unità Operative continueranno, infatti, ad operare in emergenza.
Questo periodo sarà utile per superare la fase critica e per permetterci di arruolare nuovo personale, anche per via delle ultime disposizioni nazionali e regionali che ci concedono questa facoltà”.
La riorganizzazione fa seguito alle direttive ministeriali e regionali che hanno previsto in tutta Italia la sospensione di: ricoveri programmati non urgenti; visite ambulatoriali; esami strumentali diagnostici e/o operativi; Day service; diagnostica di laboratorio. Misure urgenti e straordinarie di riorganizzazione del sistema sanitario che è stato necessario adattare alle esigenze, a dir poco uniche, sopraggiunte con la pandemia.
Il tutto, per limitare il contagio da un lato e per garantire, in sicurezza, la migliore assistenza possibile dall’altro. La direzione generale fa sapere di aver dato mandato alla direzione medica del presidio di Cerignola, unica direzione di ruolo, di coordinare le attività insieme alle altre direzioni mediche di Presidio e ai responsabili delle Strutture accorpate.
È già pronto un protocollo operativo per disciplinare nel dettaglio questa organizzazione funzionale, condiviso con i responsabili delle Strutture operative.
“Nessuno – continua Piazzolla – prende queste decisioni a cuor leggero. Tuttavia è nostro dovere, in questo momento, in questa situazione rischiosa ed emergenziale, decidere in maniera tempestiva le soluzioni migliori. Sappiamo quanto questo comporti responsabilità e scelte complesse, ma queste scelte vanno fatte con determinazione e senza indugio, in quanto l’emergenza, purtroppo, non contempla i tempi delle condivisioni, modalità a cui non ci siamo mai sottratti, e che, pure, stiamo perseguendo per ottenere il risultato migliore”.
Obiettivo generale della riorganizzazione è anche quello di prevedere e gestire percorsi sicuri per garantire la sicurezza degli operatori e dei pazienti. Per questo serve concentrare, il più possibile, le risorse disponibili nell’ambito del contrasto alla diffusione del contagio.
“Voglio esprimere – conclude il dg – il mio più sentito ringraziamento a tutti gli operatori che, con grande senso di responsabilità e spirito di servizio, si stanno opponendo al propagarsi del contagio. In questo momento chiediamo a tutti senso di responsabilità e nervi saldi per governare al meglio la situazione”.