“Non ci sono novità, quanto al contagio nel nostro comune, e questo va bene”. Lo ha detto Carlo Guerra, sindaco di Ischitella, uno dei centri garganici colpiti dal coronavirus. Uno il paziente infetto comunicato dallo stesso primo cittadino che però avverte. “In Puglia, in particolare nella provincia di Foggia, ancora più in dettaglio sul Gargano, il virus è in crescita esponenziale. Quindi diciamolo per la milionesima volta: non si esce a fare due passi, non si esce per andare ad asparagi, non si esce tutti i giorni o, peggio, più volte al giorno per fare la spesa. A maggior ragione non si va a fare la spesa in altri comuni. Rischiamo di esportare o importare il virus”.
“E poi – continua Guerra – tanti negozi alimentari e ortofrutta in paese fanno consegne a domicilio. Potete avere roba fresca a casa. Spero che il governo disponga l’obbligo per le forniture a domicilio. Mi spiace scrivere queste cose perché, e lo dico con orgoglio, la stragrande maggioranza di voi si comporta in modo corretto e, per questo, abbiamo ricevuto anche complimenti. Purtroppo tra noi circolano alcune teste di… legno.
Vediamo di spiegare in modo comprensibile, anche per loro, il meccanismo del contagio.
Noi abbiamo 1 contagiato; ipotizziamo che ne ha infettati altri 5; ognuno di questi, uscendo a passeggio, ne infetta altri 5, cioè 25; ognuno di quest’ultimi ne infetta altri 5, cioè 125. Insomma, in poco tempo da 1 siamo giunti a 1+5+25+125 = 156. Capite che più si va avanti e più i numeri crescono in maniera esponenziale. Ecco perché è necessario stare a casa!”
Infine dice: “Un’ultima considerazione: muoiono soprattutto anziani e con patologie. Anche questo è vero. Ma voglio sottolineare alcune obiezioni. In oriente l’anziano è venerato in quanto contenitore di esperienze, anello di una catena che consente al genere umano di evolversi.
E comunque: l’anziano non è un numero, è un affetto, è l’origine e la culla della nostra esistenza, è il nostro genitore, il nostro nonno, il nostro caro zio, il nostro vicino di casa. E, se anche non fosse nulla di ciò è sempre un essere umano.
Vi prego, restate a casa. Ogni morto in più è un peso sulla coscienza di ognuno di noi, ma indubbiamente un peso maggiore sull’incoscienza di coloro che non rispettano le regole”.