“Sono inorridito nel sapere cosa sia successo e nel vedere le immagini di cosa abbiano fatto i delinquenti. Tali atti offendono a morte il calcio e chi lo ama. Si accertino i responsabili : coloro che occupavano i pullman erano noti? I club si facciano dare i nomi dalle forze dell ‘ordine e dai proprietari della compagnia dei trasporti che ha affittato i veicoli. Parlino e denuncino chi era sui pullman per prendere le distanze dai delinquenti. I club applichino l’istituto del gradimento e non consentano più di macchiare maglia e simboli, non saranno tollerate scuse”.
E’ il commento del presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, a quando avvenuto oggi in Puglia, dove lungo il tratto autostradale A16 tra Cerignola e Candela, nel Foggiano, si sono verificati violenti scontri tra le tifoserie del Bari e del Lecce, che si sono ‘incrociate’ durante il cammino verso le rispettive mete (Roma per quella salentina). Il Bari, con una nota, aveva poi espresso “la più ferma condanna per quanto accaduto sul tratto autostradale che collega la Puglia alla Campania. Ogni forma di violenza è da condannare nel modo più assoluto. Sono episodi che non hanno nulla a che vedere con i valori che la Società biancorossa e la città di Bari hanno da sempre promosso e sostenuto. Questi episodi sono da condannare”. Sempre il Bari aveva poi espresso “la propria solidarietà all’US Lecce e ai suoi tifosi, unitamente agli auguri di una pronta e completa guarigione agli eventuali feriti”.
Sulla vicenda era intervenuto anche il sindaco di Bari, Antonio Decaro: “non credo ci siano parole per commentare l’accaduto – aveva fatto sapere con una nota -, se non quelle di condanna assoluta, senza se e senza ma, verso azioni così vili e violente che nulla c’entrano con lo sport e i suoi valori. Da sindaco, da barese e da tifoso mi vergogno per loro e chiedo scusa a nome della città”.