Si indaga per individuare movente e responsabili dell’incendio alla Buttol di San Severo. Ieri il vertice in Comune alla presenza del prefetto di Foggia, Raffaele Grassi. “Tutto è oggetto di indagine. È vero però che ci sono dei precedenti e ci sono delle attività disciplinari nei confronti di alcuni dipendenti”. Queste le parole di Luca Di Monte, direttore generale dell’azienda alla quale ignoti hanno dato alle fiamme 23 mezzi, distruggendo anche gli uffici. Danni per circa tre milioni di euro.
In una nota, la Buttol fa sapere che da quando è in servizio a San Severo ha subito “il furto di un automezzo di media portata, il furto di gasolio ad opera di un dipendente poi licenziato, le minacce nei confronti di lavoratori interinali impiegati per il servizio di San Severo”.
Di Monte: “Abbiamo già sostituito quasi la metà degli automezzi distrutti; ovviamente speriamo in un paio di settimane, venti giorni al massimo, di avere il parco mezzi completo. Il servizio di igiene urbana in città – aggiunge – viene garantito perché spalmato in più fasce orarie, quindi gli stessi automezzi, sebbene in misura minore, girano tutto il giorno su più turni”.
Grassi ha annunciato l’intensificazione delle attività di controllo del territorio. “Il settore determina forti appetiti da parte della criminalità organizzata, ma è indubbio che i fatti vadano ben letti. Lasciamo lavorare gli inquirenti per individuare le cause che hanno determinato questo evento. Il sindaco rappresenta il ‘front office’ della nostra democrazia, quindi è giusto che il prefetto, con la squadra Stato, sia qui presente per sostenerlo nella sua azione”.
Il primo cittadino, Francesco Miglio ha detto a tutti di “reagire e rialzarsi, senza farsi intimorire da nessuno. I nostri concittadini si sentono rinfrancati dalla vicinanza della squadra Stato”.
Sindacato USB: “Atto di stile mafioso”
“Il vile attacco ad un servizio pubblico essenziale come la raccolta dei rifiuti non può porci solo delle domande (interessi che girano intorno alla “monnezza”, le infiltrazioni mafiose che esistono in questo settore ecc.) ma deve cominciare a dare delle risposte definitive rispetto alla gestione di questo servizio”. Lo riporta il sindacato Usb.
“Premesso che un simile atto di stile mafioso deve essere perseguito nel più breve tempo possibile anche per ridare tranquillità sia ai lavoratori del servizio che ai Cittadini, non possiamo esimerci dal dover fare alcune considerazioni sul servizio stesso.
A nostra memoria quello di qualche giorno fa è l’ennesimo episodio delinquezial/mafioso da quando il Comune di San Severo ha deciso di esternalizzare il servizio. Chiunque, nel tempo, ha vinto l’appalto per la gestione del servizio di raccolta e smalimento dei rifiuti ha subito danni (incendi di mezzi in particolare) che hanno messo in pericolo lo svolgimento del servizio e tutti questi attentati sono rimasti, purtroppo, impuniti
Da sempre la USB è contro le esternalizzazioni dei servizi essenziali a maggior ragione quando questi hanno un costo che incide, fortemente, sulle tasche dei Cittadini e, spesso, vengono gestite da aziende che scaricano sui lavoratori le loro inefficienze.
La gestione in economia dei servizi pubblici (ed in particolar modo il servizio di igiene ambientale) porterebbe non solo dei benefici economici alla P.A. (nel nostro caso dell’Amministrazione Comunale di San Severo) in quanto (dati della Corte dei Conti) il costo del servzio esternalizzato è superiore del 20/30% rispetto ad una gestione in economia.
La gestione in proprio del servizio porterebbe, anche, ad eliminare tutte quelle possibili commistioni politico-affaristico-malavitose che spesso sono il cancro delle esternalizzazioni. Cambiare si può e si deve farlo prima che diventi tutto irreparabile”, concludono dal sindacato.