“La decisione è stata presa, l’internalizzione del 118 si farà. E partiremo da Foggia, dove c’è il miglior sistema di emergenza-urgenza d’Italia”. Michele Emiliano detta la linea sul futuro della sanità pugliese, mettendo sul piatto “20 milioni di euro per l’intera regione”. Solo per Foggia, dove attendono da anni l’assorbimento nella società in house Sanitaservice srl gli operatori di 19 postazioni (su 45) – attualmente gestite dalle associazioni di volontariato – serviranno 3,7 milioni di euro. L’investimento sarà aggiuntivo rispetto ai 5 milioni di euro attualmente previsti per le convenzioni. La Asl Foggia è l’unica azienda sanitaria regionale che, sin dal 2008, ha affidato la gestione di 26 postazioni del servizio 118 alla propria società in house, la Sanitaservice. Le recenti linee guida in materia di organizzazione e gestione delle società in house delle aziende del servizio sanitario regionale, hanno aperto nuovi scenari.
Ma visto l'”aggravio” di spesa previsto, l’Asl di Foggia attende le determinazioni della regione, per non esporsi eventualmente con la Corte dei conti. “Dovranno essere stabilite con precisione le modalità del trasferimento del personale e gli standard dei servizi – spiega il direttore generale Vito Piazzolla -, e la Regione dovrà dirci con chiarezza se ci sono le disponibilità finanziarie per concludere l’operazione. Sul fronte del personale, poi, bisognerà stabilire un termine entro il quale il personale potrà essere preso in considerazione per la clausola sociale”. Detto in altri termini, si vogliono evitare assunzioni last minute per consentire il traghettamento in Sanitaservice.
“Queste persone – ha commentato Emiliano – devono essere liberate dall’incertezza. Alcune associazioni, infatti, non avevano nemmeno una regolarità contributiva. È arrivato il momento di cambiare. E partiremo da Foggia”. Ieri c’è stato un incontro tra i vertici dell’Asl (Piazzolla e Massimo Russo di Sanitaservice) ed Emiliano proprio su questo tema. Non sarà semplice trovare la quadra per 140 persone e determinare con precisione gli aventi diritto. La provincia di Foggia ha già il suo “modello”, quello delle Isole Tremiti, e per questo potrebbe correre più velocemente rispetto alle altre province.
In ogni caso, bisognerà “giustificare” l’aggravio di spesa in termini di qualità del servizio. E resterà, al contempo, la necessità di tutelare il volontariato. Dunque, la partita entra nel vivo proprio ora, a pochi mesi dalla scadenza del mandato di Emiliano.