Dopo lo scioglimento per mafia del Comune di Cerignola, la parola passa ai commissari, chiamati a ripristinare legalità nell’ente ofantino. Chiare le parole di Umberto Postiglione, uno dei tre commissari straordinari: “Bisogna ricondurre ad una vita normale l’attività amministrativa”, ha detto rivolgendosi ai giornalisti nel corso della conferenza stampa.
Accanto a Postiglione (prefetto in congedo), Adriana Sabato (viceprefetto in congedo) e Michele Albertino (dirigente). “L’attività amministrativa di un comune degno di questo nome sia regolata dalle scadenze previste dalle leggi e non dalla volontà degli amministratori. Non è necessario ricorrere a proroghe di contratti se si fanno le gare per tempo”.
Tante le criticità riscontrate tra i resti dell’amministrazione Metta. “All’arrivo a Cerignola abbiamo trovato la Sia (società dei rifiuti che gestisce il servizio anche a nei Reali Siti) sull’orlo del fallimento. Ma anche la scadenza del contratto del verde e dei parcheggi, servizi importanti che proponevano emergenze. Bisogna curare la tempestività dei rinnovi di questi rapporti – ha concluso Postiglione -. Ma l’emergenza maggiore nel Basso Tavoliere è rappresentata proprio dal fallimento della ditta che si occupa della raccolta dei rifiuti che ha una massa debitoria tra i 20 ed i 30 milioni di euro”.
“Dopo il dietrofront di Amiu Trani – ha spiegato Albertino – abbiamo aperto spiragli con Amiu Puglia (già in servizio a Bari e Foggia), salvo concertazioni con il presidente Michele Emiliano“. Al momento gli stipendi sono garantiti dai rispettivi comuni grazie al potere sostitutivo che prevede il codice dei contratti – hanno detto i commissari -. Da domani, però una decina di mezzi saranno bloccati in quanto scaduto il contratto con la ditta che li ha noleggiati”.