“Io non penso che Foggia farà flop, ma si deve essere anche realisti, ci si può aspettare l’arrivo di un migliaio di persone, nei giorni scorsi sono emerse previsioni sui 3mila. Ma sono scaramantico. Saremo 1000 sardine sull’Isola Pedonale”. È sicuro Michele Cera animatore del gruppo della sardine foggiane.
“La piazza l’abbiamo convocata per il 7 dicembre per poter permettere ai fuori sede, che vengono per l’8 dicembre di esserci, se avessimo spostato l’appuntamento fin sotto Natale avremmo avuto troppe defezioni. Dai gruppi veniva molto la volontà di scendere in piazza”, spiega Cera, che è anche coordinatore del Link e dei #fridayforfuture.
Sia link sia le altre appartenenze non fanno riferimento a nessuna sigla di partito. Il movimento delle sardine nasce in ambienti universitari quanto gli studenti foggiani si mobiliteranno il 7 dicembre?
“A livello studentesco non si può ancora dire – ribatte Cera -. C’è interesse da parte di molti studenti, c’è molto attivismo c’è stata una grossa copertura per il clima, con le scuole superiori che stanno concentrando la loro attenzione sull’edilizia scolastica, c’è molto spontaneismo. Il Lanza Perugini terrà il primo consiglio d’istituto monotematico sull’edilizia, si parlerà della questione edilizia. Ed è un grande risultato. Due giorni di sciopero ad oltranza hanno avuto i loro frutti: la scuola si è attivata con i suoi canali sulla Provincia. Queste dinamiche dimostrano che i giovani si attivano per il rispetto dei loro diritti e non soltanto per manifestare un disvalore nei confronti di questa o quella parte politica.
Sull’Università vanno fatte due analisi: dal lato esterno è un tema che crea disgregazione sociale, Foggia ha una tradizione di associazionismo monocolore, non ci sono mai stati processi mobilitativi. Da un altro lato, l’Università è stata un po’ troppo apatica, non c’è una grande mobilitazione, si vive in compartimenti stagni il confronto. Ci sono docenti attivi e interessati sulle questioni giovanili, ma manca un reale attivismo. La città di Foggia non è una città universitaria, ma una città con un Ateneo, è una città che vive la forte immigrazione giovanile e c’è una forte apatia diffusa. Esiste un attivismo ma di pochi, ma che spesso non riescono a trovare rete per coinvolgere a livello rivendicativo vertenziale”.
Appuntamento il 7 dicembre, quando c’è una iniziativa a Bari contemporaneamente. La data scelta è la vigilia dell’Immacolata, per un “forte senso nella tradizione popolare”.
“Vogliamo che sia una cosa sentita anche a livello popolare. Le Sardine nascono come un movimento di pancia e di cuore e quindi è giusto scegliere una data dal forte sapore tradizionale e simbolico”.