Il sindaco di Monte Sant’Angelo, Pierpaolo d’Arienzo ha affidato a Facebook il suo pensiero sul blitz “Friends” che nelle scorse ore ha assestato un duro colpo al clan Li Bergolis-Miucci.“Abbiamo pensato fosse solo una guerra tra pastori, che coinvolgesse terre, pecore e capre – esordisce il primo cittadino -. Ci hanno detto che si chiamava faida. E forse in principio è stato anche così. ‘L’importante è che si uccidano tra loro’, dicevamo. Ora però abbiamo aperto gli occhi. E con gli occhi anche le orecchie. Non si chiama faida. Le pecore e le capre non c’entrano più niente. Si chiama mafia. E ammazza le persone. Compra armi per sparare e droga per uccidere. Fa rete con la camorra e con la ‘ndrangheta. Con i suoi malaffari ha macchiato un territorio con il sangue. Lo ha massacrato, rovinando l’immagine più bella dei luoghi dove siamo nati”.
“Ora tocca a noi! – esclama – Dobbiamo rimboccarci le maniche e ricostruire dalle macerie. Si, perché stiamo ricostruendo dalle macerie. Ma siamo in tanti a voler costruire. E siamo più di loro. Organizziamoci e costruiamo, perché comunità organizzate sono più forti della criminalità organizzata”.
E aggiunge: “Ero in viaggio da Roma verso Arezzo quando ho appreso la notizia. A Roma ieri ho partecipato alla riunione al Ministero dell’Ambiente relativa alla candidatura della transumanza a Bene immateriale dell’UNESCO. Ad Arezzo domani parteciperò all’Assemblea nazionale di Avviso Pubblico (l’Associazione nazionale degli enti locali antimafia) di cui mi onoro di essere il coordinatore della Puglia. UNESCO e legalità.
Proprio durante il viaggio pensavo ai tanti uomini e alle tante donne dello Stato che negli anni si sono occupati, e lo fanno ancora, di contrastare la mafia su questo territorio. Tante sono state le risposte che hanno dato, come tante sono quelle che stanno dando ora e sono certo continueranno a dare. La squadra Stato c’è ed è forte; molto forte. Permettetemi quindi di esprimere un sentito e profondo grazie a nome di tutta la comunità alla Polizia, alla Guardia di Finanza e a tutte le forze dell’ordine; alla DDA di Bari, alla Procura e alla Prefettura e a quanti si sono impegnati per gli importanti risultati raggiunti con l’operazione ‘Friends’ di questa mattina: è grazie a loro – conclude d’Arienzo – se possiamo tornare a sperare un futuro fatto di legalità per il nostro territorio”.