Stangata ai cugini Claudio e Giovanni Iannoli, 43 e 33 anni, uomini al vertice del clan Iannoli di Vieste, decimato dalla morte del boss Girolamo Perna, ucciso il 26 aprile scorso. La DDA ha chiesto 18 anni di reclusione a testa ai due imputati per il tentato omicidio di Marco Raduano detto “Pallone”, capo del gruppo criminale opposto.
Il processo, scaturito dall’operazione “Scacco al re”, riguarda l’agguato al boss avvenuto la sera del 21 marzo 2018. Tre killer appostati sotto casa di Raduano esplosero colpi d’arma da fuoco ma la vittima riuscì a scampare alla morte, restando ferita solo lievemente.
I due imputati hanno assistito all’udienza in videoconferenza dalle carceri di Terni (Claudio Iannoli) e Siracusa (il cugino). Attualmente sono in attesa di giudizio anche per “Agosto di fuoco”, che pure si celebra con rito abbreviato davanti ad un altro gup del Tribunale di Bari, e in cui la DDDA ha chiesto la condanna di 20 anni a testa per traffico di droga aggravato dalla mafiosità, porto e detenzione illegale di armi.