La scorsa settimana, agenti della Polizia di Stato della squadra mobile di Foggia, congiuntamente a personale della Polizia Ferroviaria di Foggia, hanno dato esecuzione ad un decreto di fermo per indiziato di delitto emesso dalla Procura presso il Tribunale di Locri (RC) emesso nei confronti di due soggetti di nazionalità moldava, di 29 e 23 anni, fortemente indiziati di aver condotto sulle coste reggine sessantaquattro cittadini stranieri irregolari provenienti dalla Turchia.
I due moldavi sono stati notati dal personale Polfer di Foggia all’interno della stazione ferroviaria locale. Nonostante l’apparente regolarità della documentazione in loro possesso, gli operanti hanno individuato alcune circostanze alquanto sospette e necessarie dei dovuti approfondimenti investigativi. Richiesto l’intervento degli agenti della mobile, si è proceduto a perquisizione nei confronti dei sospettati, rinvenendo all’interno dello zaino di uno dei fermati del materiale utile per ipotizzare un loro diretto coinvolgimento in attività di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
I conseguenti ed opportuni approfondimenti investigativi hanno permesso di accertare che in effetti, i due moldavi erano gli scafisti dello sbarco del 14 ottobre precedente sulle coste reggine e per il quale erano già state raccolte altre importanti evidenze investigative da parte della squadra mobile di Reggio Calabria. Sottoposto, dunque, il quadro indiziario alla Procura presso il Tribunale di Locri, competente per territorio, lo stesso Ufficio ha emesso il Decreto di Fermo per indiziato di delitto nei confronti dei due soggetti gravemente indiziati del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
I due stranieri sono finiti nel carcere di Foggia, dove tuttora permangono in considerazione della convalida del fermo e della contestuale ordinanza di custodia cautelare in carcere emesse dal gip. Un importante risultato, questo, conseguito grazie alla virtuosa sinergia tra i vari Uffici della Polizia di Stato.