Nasce un tavolo tecnico per fronteggiare il problema delle baby gang. Un tavolo a cui, insieme ai tre assessorati pubblica istruzione, servizi sociali e legalità, siederà anche il Comitato genitori per Foggia. Stamattina, il Comitato genitori per Foggia è stato invitato dal sindaco Franco Landella che si è detto disponibile a collaborare alla risoluzione del problema delle baby gang, che da anni usano violenza contro minorenni e maggiorenni, mentre vandalizzano beni pubblici e privati.
All’incontro erano presenti oltre al sindaco e ad una delegazione del Comitato genitori per Foggia, il commissario superiore vicario della Polizia locale, Paolo Frattulino, il comandante della Polizia locale Romeo delle Noci, l’assessore alla pubblica istruzione Claudia Lioia, l’assessore alle politiche sociali Raffaella Vacca, l’assessore alla legalità e polizia locale Cinzia Carella.
L’istituzione comunale, nella persona dei suoi rappresentanti, ha spiegato le azioni già messe in atto per fronteggiare il bullismo, ed elogiato l’operato dei Genitori per Foggia che si oppone ad un’accettazione passiva della realtà che il primo cittadino ha chiamato ignavia.
“Ho già dialogato con la polizia locale riguardo l’ultimo episodio avvenuto in strada ad un adulto nostro concittadino. Nonostante quella delle telecamere sia una competenza soprattutto del Ministero degli Interni, noi abbiamo dirottato alcuni finanziamenti per potenziare la video sorveglianza, consapevoli del fatto che la nostra è una città difficile. Tanto che le telecamere del Comune sono il doppio di quelle del ministero”, ha detto Landella.
Il sindaco ha parlato del prezioso ruolo della socializzazione di cui devono farsi attori i genitori e di recupero sociale. Il comandante Frattulino, nel sottolineare il suo impegno che porta avanti da anni, ha però ricordato i numeri del suo organico. “Una città con il nostro numero di abitanti, dovrebbe avere poco più di 300 unità, mentre noi ne abbiamo solo 148. Di queste 148, 40 sono ancora in regime di part-time, e la metà dei 148 è della vecchia guardia, avendo circa 60 anni. Nonostante questo, la volontà ad operare c’è e noi lo facciamo al nostro meglio e con grande impegno”, ha concluso Frattulino.
Il tavolo tecnico che istituzionalizzerà gli incontri con cadenza mensile, si propone di lavorare su due fronti: da un lato la sicurezza, dall’altro gli affari sociali. L’assessore Lioia ha parlato di pedagogia della genitorialità, mentre la Vacca di una generale carenza di organico. “Occorre un inversione delle tendenze devianti”, ha affermato Delle Noci. “Serve una inversione di cultura che cominci dallo stabilire orari di uscita ai ragazzini e finisca con l’imposizione di un uso limitato delle consolle. La famiglia deve farsi sentire esercitando il suo importantissimo ruolo”.
Landella: “Serpeggia cultura del farsi gli affari propri”
“Il fenomeno del bullismo stiamo cercando di fronteggiarlo già da tempo attraverso il progetto ‘Bullo… ti annullo’, una iniziativa che porta direttamente nelle scuole gli agenti di Polizia Locale, ideato e studiato in collaborazione con l’assessorato alla Pubblica Istruzione ed il servizio Città Educativa – ha spiegato il primo cittadino durante la riunione –. Quello del bullismo è un problema diffuso a livello nazionale che andrebbe debellato non solo con la repressione ma attraverso anche l’educazione alla cittadinanza da parte di tutti. La cultura del farsi gli affari propri, che purtroppo serpeggia in modo pericoloso, non fa che alimentare la problematica, perché spesso chi commette atti di vandalismo o bullismo sa di poter contare su una diffusa omertà. Gli atti di bullismo possono sfociare in veri e propri reati, e come amministrazione comunale abbiamo cercato di fare la nostra parte potenziando il sistema di videosorveglianza a disposizione delle forze di polizia e della magistratura. Abbiamo installato telecamere di sicurezza in numero maggiore rispetto a quelle in dotazione al ministero degli Interni. Ritengo essenziale la funzione del Comitato dei genitori – ha proseguito il sindaco Landella – visto che alcune famiglie hanno perso la funzione del controllo sui propri figli. Intendiamo, inoltre, creare una rete di collaborazione composta da istituzioni e genitori con dei punti di ascolto nel centro città aperti a tutti, genitori e ragazzi in primis. In più saremo in prima linea nei tavoli istituzionali sulla sicurezza che si occuperanno del fenomeno. A seguire – ha concluso il primo cittadino – intendiamo istituire un tavolo tecnico con gli assessorati alla Sicurezza, ai Servizi Sociali ed alla Pubblica Istruzione, la Commissione consiliare Socio-Culturale ed aperto ai consiglieri comunali sia di maggioranza che di minoranza al fine di tentare di debellare il problema attraverso azioni mirate”.