In Prefettura a Foggia per farsi sentire e chiedere maggiori controlli. Oggi nel capoluogo dauno Lucio Pistillo, direttore dell’Antica Cantina di San Severo e Roberto De Cesare che col fratello Leonardo guida la cantina “Padre Pio” di Torremaggiore. Le due attività sono state sabotate nei giorni scorsi. Ignoti hanno aperto numerosi silos disperdendo ettolitri di mosto; ben 40mila per un danno totale superiore ai due milioni di euro.
“Siamo oggi qui per guardarci negli occhi e ottenere maggiori controlli e attenzione da parte dello Stato”, ha detto Pistillo a l’Immediato. “Sarà certamente possibile ripartire. Lo abbiamo già fatto anche grazie alla solidarietà della gente. Siamo più decisi di prima. Lavoriamo da 86 anni, la cantina c’era e continuerà ad esserci”.
Per lo storico imprenditore sanseverese è stato “peggio di un fulmine al ciel sereno. Lavoro da 42 anni in azienda, mai ricevuto segnali preoccupanti dalla malavita e minacce. Nemmeno lievi. C’è sempre stata una pacifica convivenza con tutti”. Concorrenza sleale? Legmai con l’aumento del prezzo dell’uva? Per Pistollo “si può dire tutto e il contrario di tutto ma non è comprensibile tanta malvagia“.
Ai nostri microfoni, De Cesare ha parlato di un vero e proprio “attentato. Un gesto vile ma siamo certi che andremo avanti più forti di prima. Siamo convinti che le comunità di Torremaggiore e San Severo ci staranno vicino. Oggi siamo qui per trovare delle soluzioni a livello di giustizia e sicurezza. Capire cosa fare contro la malavita, sperando che episodi del genere finiscano qui e che torni la tranquillità”.
“Una cosa è certa – ha aggiunto il giovane imprenditore –, non abbiamo mai avuto richieste estorsive. E non ci è mai capitata una cosa simile. A livello concorrenziale si può pensare a qualcosa ma non abbiamo certezze, non sappiamo. Saranno gli organi inquirenti a dover fare chiarezza”.
Il viceprefetto vicario, Ernesto Liguori ha manifestato alle imprese colpite dagli eventi criminosi la solidarietà dello Stato ed è stata disposta l’intensificazione dei servizi di controllo del territorio, soprattutto nelle aree maggiormente a rischio, e adottate adeguate misure di vigilanza. Sugli episodi in questione sono in corso le attività di indagine da parte delle forze di polizia coordinate dalla Procura di Foggia.