Interdittiva antimafia a Foggia. L’ennesima, stavolta nei confronti di “Progetto Finanza di Capitanata srl” intestata a due imprenditori che gestisce, per conto del Comune, i servizi cimiteriali. “Raccolti elementi tali – si legge in una nota diffusa dalla Prefettura di Foggia – da suffragare il pericolo di condizionamento nel regolare andamento delle pubbliche amministrazioni”.
“Nondimeno è emerso, tra l’altro – continua la nota – che la società dei due imprenditori, cinque giorni dopo le interdittive che hanno colpito Insalata e Trisciuoglio (Adriatica Servizi e CTM), ha mutato gli organi di amministrazione mentre restano quali soci di maggioranza, proprio Trisciuoglio e Insalata. Il provvedimento è stato assunto a seguito di una recente istanza del Comune di Foggia volta ad ottenere il rilascio di idonea certificazione antimafia.
Tra gli altri elementi – concludono dalla Prefettura -, il mutamento degli organi di amministrazione ai sensi dell’articolo 84 del decreto legislativo 159/2011, rappresenta una delle situazioni indizianti dalle quali il prefetto di Foggia, Raffaele Grassi può dedurre l’ipotesi di condizionamento mafioso”.