“In merito alle notizie di stampa relative all’interdittiva prefettizia che ha colpito le società “Adriatica servizi” e “CTM”, entrambe partecipate dai nostri associati Marco Insalata e Gianni Trisciuglio, la Confartigianato Foggia si auspica venga presto fatta piena luce su questa vicenda. Siamo certi che al termine dell’iter giudiziario verrà restituita ai nostri associati, e alle loro società, quell’integrità che hanno sempre mostrato nei momenti associativi che li hanno visti coinvolti e testimoniata dalla lunga e specchiata attività imprenditoriale”. Così esordisce la nota stampa di Confartigianato dopo le interdittive antimafia ai due imprenditori foggiani.
“Sono imprenditori che hanno contribuito alla crescita economica della nostra terra con tenacia, inventiva e investimenti propri – continuano da Confartigianato -; hanno avuto la lungimiranza e il coraggio di diversificare in un momento di congiuntura particolarmente complesso e del cui operato nessuna pubblica amministrazione ha avuto modo di dubitare.
Come si è più volte rimarcato, la Confartigianato è convintamente in prima linea – e sempre pronta ad offrire la propria collaborazione istituzionale – affinché le imprese che operano in Capitanata non debbano subire condizionamenti illeciti o soffrire la concorrenza di capitali grigi.
Ringraziamo sua Eccellenza il Prefetto e la Prefettura tutta per l’attività che stanno svolgendo in contrasto a questi fenomeni, tuttavia non vorremmo che un’azione amministrativa quale l’interdittiva, che nulla ha a che vedere con condotte penalmente rilevanti, sia sufficiente – specie sul piano mediatico – a bollare come ‘inaffidabile’ un’ intera storia imprenditoriale.
Per tali ragioni, attendiamo fiduciosi gli esiti della vicenda giudiziaria senza dimenticare la storia trasparente di chi vi è coinvolto come persona, prima che come imprenditore”, concludono da Confartigianato.