Una commissione antiracket e un percorso di legalità condiviso con la Prefettura di Foggia. Sono questi i temi discussi da 60 imprenditori associati a Confindustria con il prefetto, Raffaele Grassi.
Il presidente, Gianni Rotice, però, ha voluto subito evidenziare il tema particolarmente sentito dal sistema. “Non ci sono problemi sulla realizzazione della commissione antiracket, lo facciamo quotidianamente – ha spiegato durante l’incontro di oggi -, ma il tema è che il rapporto deve essere leale con tutta la pubblica amministrazione. L’imprenditore non sta chiedendo interventi finanziari, ma l’abbattimento del muro di illegalità della burocrazia. Stiamo apprezzando lo sforzo della Squadra Stato, ma bisogna fare di più perché l’imprenditore non va lasciato da solo”. In questa sala tutte le eccellenze del territorio.
Poi prosegue: “Noi vogliamo tornare a fare il nostro mestiere nei cantieri, negli stabilimenti. Non vogliamo passare le giornate ad essere burocrati o attendere che qualcuno ci dia quello che ci spetta. La vera vittoria oggi è che qui siamo in tanti. Tuttavia le basi che poniamo oggi – conclude – devono essere basi solide e responsabili. Qualora qualcuno di noi dovesse sbagliare, dovrà venire qui senza avere alcuna paura di dirlo”.
L’assenza di una commissione antiracket presso Confindustria ha lasciato sorpreso Grassi ma Rotice ha assicurato che è in via di definizione: “Sulla costituzione della commissione antiracket non ci sono problemi”.
Il prefetto è stato duro: “L’imprenditoria foggiana è sotto l’attacco di questi vigliacchi mascalzoni. L’incontro di oggi deve sapere di costruzione. La guerra di liberazione dipende dalla rete che si costruisce”. (LEGGI l’intervento del prefetto, clicca qui)