Via al maxi appalto per le pulizie del nascente Policlinico di Foggia. Nel panorama regionale, l’unica gara del genere (le altre aziende sono servite da società in house, Sanitaservice). Sul piatto, 34 milioni di euro in 5 anni. Una cifra notevole, se si considera che l’ultimo affidamento (nel 2012) alla foggiana Tre Fiammelle, dell’imprenditore Michele D’Alba, aveva un tetto di 6,6 milioni per 5 anni (1,3 all’anno). Dopo una proroga tecnica di 6 mesi, è partita la procedura che fa gola ai principali player del settore.
Il direttore generale dell’azienda, Vitangelo Dattoli, ha dato una accelerata per evitare di replicare uno dei problemi annosi della sanità pugliese, quello dell’eccessivo ricorso a proroghe nella gestione dei servizi (in passato ci sono stati affidamenti sconfinati anche di qualche anno oltre la scadenza). Peraltro, il manager è persuaso dalla bontà della decisione dell’ex dg Tommaso Moretti, il quale non volle creare una società ad hoc per consegnare le pulizie dei Riuniti ad una società privata ad intero capitale pubblico.
Da allora, il contesto è cambiato notevolmente. Anche dal punto di vista normativo. L’impegno di spesa in bilancio è pressoché quintuplicato. “Ma le superfici sono raddoppiate, così come le condizioni di servizio – spiega a l’Immediato il dg Dattoli –. Con il nuovo Deu avremo 2500 posti letto in più, poi ci saranno plessi che verranno consegnati o abbattuti e ricostruiti entro l’anno prossimo. Questo cambia l’assetto complessivo dell’azienda”.
Tra gli allegati pubblicati, c’è anche una “scheda” nella quale vengono riepilogate nel dettaglio le tipologie e la frequenza di intervento rispetto al rischio potenziale: “altissimo rischio” (sale op., sala parto, terapia intensiva, ecc.), con un costo di 7,25 euro al mq/mese per 5000 mq; “alto rischio” (sterilizzazione, infettivi, dialisi, ecc.), 4,61 euro al mq/mese per 6000 mq; “medio rischio” (degenze, pronto soccorso, ambulatori, ecc.), 3,05 euro al mq/mese per 50000 mq; “basso rischio” (uffici, corridoi, scale, ecc.), 1,69 euro al mq/mese per 70000 mq. Tutto è precisato con il numero di interventi e le procedure da adottare in base all’ambiente ospedaliero di riferimento.
“Questo – ha aggiunto Dattoli – ci consentirà altri risparmi. Innanzitutto sul fronte assicurativo, perché verrà ridotto il rischio di infezioni. Per il resto, abbiamo adottato tutti i riferimenti Anac (Autorità nazionale anticorruzione). Stiamo lavorando per allineare tutte le gare, l’obiettivo è completare tutte le procedure entro la prossima estate”.