“Tutto è possibile, anche vincere ogni tipo di limite. Attraverso i loro dieci occhi, che sono i polpastrelli delle loro mani, questi ragazzi straordinari riescono a distinguere tutto ciò che noi riusciamo a vedere, molto spesso senza capire”. Sono le parole del Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano che nel pomeriggio libererà dalla plastica i fondali delle Isole Tremiti con dieci sub non vedenti, provenienti da tutta Italia e formati dall’Associazione ALBATROS – Progetto Paolo Pinto. Un modo per celebrare al meglio i Trent’Anni dell’Area Marina Protetta che nei suoi fondali custodisce veri e propri tesori.
L’evento, unico in Italia, è organizzato dal Parco Nazionale del Gargano (Gestore dell’ Area Marina Protetta) e dall’Associazione ALBATROS presieduta da Angela Costantino con cui l’Ente ha avviato da tempo una collaborazione per la formazione delle guide sub per non vedenti e disabili motori.
“Teniamo tanto alla pulizia del nostro mare – ha dichiarato ieri in conferenza stampa Carmela Strizzi, direttrice dell’Ente Parco –. Nei mesi di luglio ed agosto i fondali delle Isole Tremiti sono stati costantemente ripuliti, sia grazie all’attività del ‘battello spazzamare’ donato dal Ministero dell’Ambiente, sia grazie a #CLEANUP2019, l’iniziativa che abbiamo affidato al laboratorio del Mare Marlin Tremiti che ci ha consentito, grazie alla colloborazione di turisti e sub provenianti da tutta Italia, di raccogliere tantissimi rifiuti. Oggi con questa speciale pulizia mandiamo un messaggio molto forte di sensibilizzazione ambientale, ma anche di coraggio e speranza”.
All’immersione di questo pomeriggio, denominata “Non far finta di non vedere”, parteciperà anche Vladimir Luxuria già testimonial e sub brevettata dell’Associazione dedicata alla memoria del grande campione Paolo Pinto. “Non possiamo ignorare che esiste un problema enorme – aggiunge Luxuria -. Ci sono milioni di tonnelate di plastica che vengono riversate nei nostri mari e che poi ci ritroviamo a tavola. Ecco perchè oggi sono molto contenta di partecipare a questa immersione che lancia un doppio messaggio: che si può vedere anche con il cuore e con il tatto, e che non si può far finta di non vedere quello che i nostri meravigliosi mari sono costretti ad accogliere”.