Un detenuto del carcere di Lucera è stato trovato con l’hashish negli indumenti intimi. L’operazione di controllo effettuata dalla polizia penitenziaria ha permesso di individuare la sostanza stupefacente abilmente occultata.
“Questa azione fa riflettere – spiega il segretario provinciale SiNAPPe, Antonio Ortenzio -, non possono essere sottovalutati simili vicende, che, accadono in una realtà allo stato altamente interessata dalla presenza di detenuti. Tuttavia, è da tenere in considerazione l’attività svolta dal personale del Reparto di Polizia Penitenziaria di Lucera, se si considera che l’organico dello stesso negli ultimi anni, è stato fortemente depauperato dai pensionamenti, quindi sottodimensionato è costretto ad operare sempre in affanno. Ma, fortunatamente, grazie alla professionalità ed all’abnegazione e al sacrificio degli uomini in servizio presso l’istituto dauno, si sta mantenendo il controllo della sicurezza. L’episodio occorso all’interno della Casa Circondariale di Lucera, è un segnale inconfutabile da parte di chi vorrebbe sopraffare ‘l’azione dello Stato’, determinato dalla forte carenza di personale e dall’insofferenza da parte dei detenuti alle ‘regole penitenziarie’. Le vicende che si susseguono nel quotidiano negli istituti a carico del personale di Polizia Penitenziaria (Aggressioni, Minacce, Lesioni ,Introduzione di oggetti e/o sostanze non consentite, ecc.), non sono più tollerabili, la sicurezza e l’azione dello Stato all’interno dei Penitenziari è un elemento primario, per il quale, l’Amministrazione dovrà porre la giusta attenzione e farsene carico, al fine di consentire al personale di operare e lavorare in sicurezza e con la necessaria serenità, considerato i delicatissimi compiti che istituzionalmente è demandato a svolgere il personale appartenente al Corpo di Polizia Penitenziaria. Al personale di Polizia Penitenziaria direttamente interessato – conclude – va il nostro plauso, e a tutto il personale in servizio presso la Casa Circondariale di Lucera, va tutta la nostra solidarietà per il momento critico che stanno attraversando”.