“Bella ‘Bella ciao’ d’estate! Vi segnalo ad Amadeus per il prossimo Festival di Sanremo!”. Matteo Salvini zittisce i collaboratori per sentire meglio le parole del noto canto popolare partigiano intonato da alcuni presenti al comizio sul Gargano. Invita i contestatori ad “andare al mare” o a “leggere un libro”: “Madonna siete fastidiosi come le zanzare in camera da letto la notte”, inveisce ad un certo punto. Poi punta sui temi cari alla Lega: dall’immigrazione alla sanità.
“Se ci darete una mano mandiamo a casa gli Emiliano e i Vendola che in Puglia ne hanno combinate troppe, lasciando una qualità di ospedali, sanità e strade che non è degna dell’Italia nel 2019″.
“A Foggia e in Puglia non mi chiedono elemosina, ma lavoro, strade e meno tasse. Non possiamo governare con chi dice sempre no. Stiamo lavorando per il futuro, chi dice sempre no è il passato. Non si governa con i signor no, l’Italia non può andare avanti con i no. Stiamo preparando un governo che durerà per cinque anni a colpi di sì”.
“Vogliamo un Paese dove si governa tranquillamente – ha aggiunto – dove non si litiga ogni quarto d’ora. Non ho tempo da perdere per litigare e lo dico ai Grillo, Di Battista… Non risponderò agli attacchi di Di Battista, Grillo, Di Maio, Conte, non ho tempo da perdere per litigare, sto lavorando per costruire un’Italia migliore per i nostri figli”.
“Dico che è più facile non scegliere che scegliere – aggiunge Salvini -, mi domando quali altri partiti con sette ministri avrebbero detto mollo sette ministeri e ridiamo la parola agli italiani”.
“Abbiamo smontato la legge Fornero. Il prossimo governo garantirà, dopo 41 anni di lavoro, la pensione, perché è un sacrosanto diritto. Diritto alla pensione, taglio delle tasse a lavoratori e imprenditori. Queste sono misure e non distribuire per Peschici redditi di cittadinanza. L’obiettivo è il 15% di tasse per tanti italiani. Se l’Europa ce lo fa fare bene, altrimenti lo facciamo lo stesso”, promette.