Altri 10 milioni di euro che portano lo stanziamento totale del Patto per lo Sviluppo della Puglia a ben 2 miliardi e 81,5 milioni di euro. Con la Delibera n. 14 del CIPE, pubblicata in Gazzetta Ufficiale lo scorso 1° agosto, viene istituito il “Fondo sviluppo e coesione 2014-2020. Patti per lo sviluppo delle regioni meridionali. Assegnazione risorse al Piano straordinario di messa in sicurezza delle strade nei piccoli comuni”, a cui queste ulteriori risorse sono destinate, finalizzato ad interventi straordinari riguardanti le strade secondarie a gestione comunale. Ne saranno interessati 35 Comuni pugliesi con popolazione residente inferiore ai 2.000 abitanti: 22 della provincia di Foggia, dove vi sono il più grande Rignano Garganico (1.994 abitanti) e il più piccolo Celle di San Vito (159 abitanti); 11 in provincia di Lecce e poi Roccaforzata (Taranto) e Poggiorsini (Città Metropolitana di Bari).
“L’assegnazione delle risorse a ciascuna regione avverrà attraverso la stipula di un atto aggiuntivo al Patto per lo sviluppo della Regione Puglia che dovrà essere sottoscritto entro fine anno tra il ministro per il Sud Barbara Lezzi e il Governatore Michele Emiliano – dichiara il deputato pugliese Emanuele Scagliusi, capogruppo M5S in Commissione Infrastrutture e Trasporti a Montecitorio – Propedeutico alla firma sarà la presentazione di specifici progetti per la realizzazione degli interventi straordinari nei piccoli comuni pugliesi, i quali dovranno essere trasmessi entro il 30 novembre prossimo corredati dalle schede tecniche. Se non si giungerà alla firma dell’atto aggiuntivo al Patto, si andrà incontro purtroppo – prosegue Scagliusi (M5S) – alla revoca dell’assegnazione dei fondi dedicati, con le risorse che torneranno nella disponibilità della Cabina di regia dei Fondi di Sviluppo e Coesione. Si tratta di un’occasione importante per questi piccolissimi Comuni spesso dimenticati dalla politica e per la sicurezza delle loro strade. Mi auguro che la Puglia non si lasci sfuggire questa opportunità”.
In totale saranno 35 i Comuni pugliesi interessati: oltre a Poggiorsini (Città Metropolitana di Bari) e Roccaforzata (Taranto), le risorse sono destinate a 22 paesini nel foggiano (Rignano Garganico, Sant’Agata di Puglia, Rocchetta Sant’Antonio, Casalvecchio di Puglia, Volturino, Chieuti, Celenza Valfortore, Caselnuovo Monterotaro, Castelnuovo della Daunia, Castelluccio Valmaggiore, Anzano di Puglia, Roseto Valfortore, Monteleone di Puglia, San Marco la Catola, Carlantino, Alberona, Panni, Motta Montecorvino, Faeto, Isole Tremiti, Volturara Appula, Celle di San Vito) e 11 nel leccese (Giurdignano, Zollino, Seclì, Bagnolo del Salento, Patù, Cannole, Martignano, Surano, Sanarica, Palmariggi, Grugnanello).