“Caso Manduria” in provincia di Foggia? Un gruppo di bulli, 5 o 6 ragazzini di 14 anni, avrebbe a più riprese terrorizzato un loro coetaneo con problemi di salute nel centro di Candela sui Monti Dauni. Una vicenda che ricorda molto quella nel Tarantino, dove alcuni minorenni hanno persino ucciso un povero pensionato, Antonio Stano.
I bulli – tutti di sesso maschile – si sarebbero accaniti contro un ragazzino affetto da lievi disagi psichici. A confermarlo sono le stesse forze dell’ordine. In queste ore la polizia sta provando a fare piena luce su alcuni episodi avvenuti nelle scorse settimane, mentre i carabinieri hanno rafforzato il servizio di pattugliamento nella villa comunale del paese, teatro di violenze.
L’ultimo episodio, piuttosto grave, risale a circa dieci giorni fa. Il ragazzino sarebbe stato spinto e strattonato dai bulli che avrebbero anche simulato un amplesso. Un fatto increscioso, avvenuto proprio in villa, ma che fortunatamente è stato visto e segnalato da un adulto, intervenuto in modo provvidenziale scongiurando conseguenze ben più gravi. Una segnalazione giunta a l’Immediato parla anche di pesanti soprusi ai danni della vittima, immobilizzata dai suoi aguzzini ma liberata in extremis.
“Al momento sappiamo che questi bulli avevano preso di mira un loro coetaneo in maniera fastidiosa – spiegano gli inquirenti -. La vicenda andrebbe avanti da tempo. La vittima li considerava amici ma così non era”. Al momento gli investigatori preferiscono non sbilanciarsi troppo: “Abbiamo ricevuto segnalazioni che sono ancora in via di approfondimento. Possiamo affermare con certezza che questi bulli sono stati molto crudeli con la vittima“. L’attività degli inquirenti, come detto, non è assolutamente finita: “Stiamo lavorando tutelando il più possibile il ragazzo e la sua famiglia”. È stato aperto un fascicolo di indagine dopo informazione di reato. Si procede d’ufficio. I bulli sarebbero stati tutti identificati e le rispettive famiglie avrebbero già chiesto scusa ai parenti della vittima. Ciò non basta a spegnere le luci sul caso. Le forze dell’ordine vogliono vederci chiaro e proseguono nelle indagini.
Una comunità controversa, quella di Candela, già finita sulle cronache nazionali per il caso di Claudio, il giovane musicista forse istigato a suicidarsi dopo una storia d’amore finita male e per la vicenda del prete accusato di organizzare festini e orge sessuali in canonica con ragazzi.