Tutti a scuola 50 anni dopo. Ancora una volta insieme. Sono i giovanotti della classe 5^A del 1969 dell’istituto ITIS Altamura di Foggia che oggi si sono ritrovati per una rimpatriata speciale. Appuntamento davanti all’istituto per la prima foto di rito della giornata. Poi il tour all’interno della scuola e nell’aula di 50 anni fa.
Presenti oggi, in rigoroso ordine alfabetico: Abbatangelo, Benigno, Borrelli, Cauzzo, Ciasullo, Contestabile, De Lillo, Graziano, Locurcio, Mancaniello, Mattei, Melluso, Pavone, Pellicano F.P., Petrucci, Petti, Savoia, Scognamiglio, Siciliano, Virgilio. Un gruppo nutrito nonostante qualche assenza. Dopo il tour scolastico è seguito il pranzo in un ristorante cittadino.
I protagonisti della rimpatriata si erano già incontrati pochi mesi fa ma stavolta hanno raccolto più adesioni ed organizzato la visita in istituto. Tra aneddoti e ricordi, la giornata è passata in fretta e Savoia, uno degli ex alunni ha approfittato dell’iniziativa per dedicare un pensiero a quegli anni e in particolare ad un professore speciale, Antonio Greco.
Ecco la sua lettera inviata alla nostra testata.
“LA QUINTA A ELETTROTECNICI 1969 TORNA TRA I BANCHI”
I ricordi sono tanti e per quanto mi riguarda, tutti belli cioè bellissimi. Era l’epoca in cui lo studio, quello vero, rendeva molto. La scala sociale era a portata di mano per chi ne aveva voglia! Merito anche e soprattutto di un ITIS che era uno dei migliori Istituti in Italia. Un cast di docenti straordinari: Curtotti (Fisica) – Paoletti (Matematica) – Zenga (Inglese) – Mendolicchio (Impianti e Costruzioni) – Meola (Misure Elettriche) – Pilone (Macchine) – Rubano (Tecnologia). ecc… L’insegnamento si svolgeva in aula e nei laboratori, a quell’epoca non erano ancora arrivate le lavagne elettroniche,il digital web e i social. Era anche l’epoca della grande migrazione: nella nostra classe su 32 ben 17, il 53%, sono andati via nel Nord e Centro Italia e non sono più ritornati (occorre constatare amaramente che oggi dopo 50 anni nulla è cambiato per il nostro amato Sud). Vi erano a quell’epoca due sole specializzazioni “Meccanica” ed “Elettrotecnica” a differenza di oggi dove il nostro ITT comprensivo Altamura-Da Vinci ne conta addirittura cinque! E questo è senz’altro positivo.
Non ho menzionato appositamente tra i ricordi dei docenti: Antonio Greco. È una figura che merita un discorso a parte e approfondito. Egli era un docente tecnico pratico, non laureato, quello che oggi comunemente chiamiamo ITP (Insegnante Tecnico Pratico). Era il Responsabile del Laboratorio di Misure Elettriche e in pratica aveva realizzato dopo gli anni 50 la sezione Elettrica dell’Itis. Aveva portato alla ribalta Nazionale l’Altamura avendo Egli con la Sua classe conseguito il primo premio in Italia per la costruzione della prima centrale idroelettrica in miniatura.
Profondo studioso di matematica, fisica, misure elettriche, elettrotecnica, sistemi di misure con realizzazione di brevetti inerenti la misurazione della potenza elettrica delle linee elettriche. Amico di Giovanni Giorgi, accademico italiano che propose in Italia un nuovo sistema di misure “Sistema Giorgi”, adottato nel 1935, noto come sistema MKS, precursore del Sistema Internazionale di unità di misura, SI, che verrà adottato nel 1960 a Parigi durante la XI Conferenza generale sui pesi e sulle misure.
Basso, mingherlino, coi capelli bianchi sempre scapigliati, calabrese,noi ragazzi lo chiamavamo u” wuacciometro, dizione che proferiva quando voleva indicare l’apparecchio di misura di potenza elettrica il wattmetro.
Nel 1974 ero stato invitato come studente del quinto anno di ingegneria elettrotecnica presso il Politecnico di Bari ad una conferenza del Direttore Generale Lucio Mayer delle Ferrovie dello Stato sulla nuova Trazione Elettrica delle FF.SS., ero agli ultimi posti davanti all’ingresso. Arrivò Antonio Greco, mi scorse e salutandomi calorosamente si diresse verso la prima fila, qui erano seduti tutti i cattedratici dell’Istituto di Elettrotecnica del Politecnico di Bari, quando lo videro si alzarono tutti, ma dico tutti come marionette, lo abbracciarono e gli fecero posto tra loro. Una scena che non ho più dimenticato. Ma per me non era una novità.
Ero abbonato alla rivista AEI (Associazione Elettrotecnica ed Elettronica Italiana) di riferimento nazionale per le ricerche in campo elettrico ed elettronico da parte delle Università Italiane. Tra i vari articoli di ricerca vi era una pagina dedicata alle “Lettere al Direttore”.
Sfoglio la rivista di aprile del 1978 e apro la pagina delle lettere al direttore:
“Interpretazione del quarto termine nell’equazione della Relatività Ristretta di Einstein”
Un articolo sublime!!!
Firmato
Antonio Greco
ITIS SAVERIO ALTAMURA
FOGGIA
La ringrazio calorosamente se vorrà pubblicare questo doveroso ricordo di un docente extra extra extra.
Luigi Filippo Savoia