“Da anni siamo seriamente danneggiati: facciano presto il nuovo sistema fognario. Chiedo il divieto di balneazione imposto dal Commissario Prefettizio del Comune, disposto il divieto di balneazione fino al diverso riscontro degli organi che ne stabiliranno la salubrità anche in seguito ai campionamenti delle acque”. A dichiararlo l’ambientalista Giuseppe Marasco, il quale ha immortalato tutto con foto e video.
“Ho segnalato ad AQP ogni anno questo grave problema igenico-sanitario e mi hanno sempre risposto che era stato risolto. Evidentemente bisogna passare alle maniere forti facendo un esposto per far pagare i danni ai responsabili. Le responsabilità sono esclusivamente dell’acquedotto pugliese e del socio di maggioranza Regione Puglia”.
Poi continua: “La tutela dell’ambiente e degli ecosistemi naturali e del patrimonio culturale deve essere garantita da tutti gli enti pubblici e privati e dalle persone fisiche e giuridiche pubbliche o private, mediante una adeguata azione che sia informata ai principi della precauzione, dell ́azione preventiva, della correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causati all ́ambiente, nonché al principio ‘chi inquina paga’ che, ai sensi dell ́articolo 174, comma 2, del Trattato delle unioni europee, regolano la politica della comunità in materia ambientale. Gli enti di tutela del territorio, come la Civilis, tentano invano di prevenire l’inquinamento di aria, suolo e acqua causato dallo scarico di sostanze tossiche. La contaminazione dei cibi e delle falde acquifere ad opera degli scarichi industriali – conclude – sta provocando l’escalation di malattie tumorali tra la popolazione mondiale, mentre piogge acide, effetto serra e buco dell’ozono stanno mettendo a dura prova l’ecosistema”.