“Giuseppe Mainiero – si legge – ha risposto alla domanda che il partito gli ha posto su cosa avrebbe scelto in un eventuale ballottaggio tra centrodestra e centrosinistra. Ha fatto la sua scelta, che non è una scelta di equidistanza dalle due coalizioni, che secondo ciò che ha raccontato in questa campagna elettorale hanno distrutto la città in assoluta continuità amministrativa.
Nel turno di ballottaggio del prossimo 9 giugno, Mainiero sosterrà il candidato sindaco del centrosinistra Pippo Cavaliere – continuano da Fdi -, che nelle sue liste ha candidato addirittura ex assessori della Giunta di Orazio Ciliberti. Sarà parte del progetto che il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano benedice ed al quale lavora da tempo a Bari. Sarà parte di quel centrosinistra che lui stesso ha dichiarato di voler portare fuori dal palazzo.
La storiella dell’alleanza civica è solo lo specchietto per le allodole usato da chi ha chiesto consenso agitando la purezza della destra, o facendo sfoggio di aforismi e frasi che si sono poi riversati, da ultimo, nella mancanza di coraggio nell’ammettere di sostenere il centrosinistra. Una storia che a destra, purtroppo, abbiamo già visto e contro la quale proprio Mainiero non più tardi di un anno fa ha avuto parole di fuoco ed insulti tutt’altro che velati”.
E ancora: “Potrebbe anche accettarsi l’idea che la destra non è questione di toponomastica, ma è anche vero che a memoria d’uomo nella storia della destra mai nessun uomo dichiaratosi tale è mai corso in soccorso della sinistra. I valori della destra non sono quelli della sinistra. Forse, a corso Garibaldi, qualcuno (semplicemente) ha voluto celebrare un patto del nazareno in salsa nostrana per ottenere qualche salvacondotto.
Fratelli d’Italia, invece, ha scelto di restare avversario del centrosinistra e del Partito Democratico. Fratelli d’Italia ha scelto di partecipare alla formula democratica attraverso la quale il centrodestra ha scelto il proprio candidato sindaco. Mentre Mainiero ha dapprima comunicato di partecipare alle elezioni primarie, tanto da annunciare baldanzoso che le avrebbe vinte agevolmente, come è facile verificare recuperando alcune sue interviste; poi ha preteso di rimanere nel centrodestra solo se avesse vinto la competizione, in una specie di geometria variabile delle regole, ampiamente conosciute e condivise; successivamente si è candidato in solitaria, pretendendo che un partito chiaramente di centrodestra lo seguisse in una solitaria esperienza civica e senza avere risposte chiare, così producendosi in una sorta di vittimismo che oggi mostra il suo vero volto”.
E continua: “Ha descritto come male assoluto tanto il centrodestra quanto il centrosinistra, senza risparmiare neppure la stagione di governo di Paolo Agostinacchio. Dopo essersi prodotto in una vecchia formula per cui ‘il suo elettore è quello che si informa’ ha deciso infine di partecipare al confuso e scriteriato progetto politico di governo della città del centrosinistra. Un progetto politico che ha le sue radici proprio nelle amministrazioni Ciliberti e Mongelli”.
“In politica tutte le scelte sono legittime. Ma è altrettanto legittimo e doveroso censurarle quando appaiono illogiche, incoerenti ed esclusivamente personalistiche. Mainiero ha avuto la possibilità di affrontare e battere democraticamente Franco Landella, che continua ad essere per lui l’unico personale nemico, nel campo del centrodestra. Ha scelto il PD ed una sinistra che ancora una volta, incapace di dire qualcosa di sé, continua ad accogliere pezzi dei personalismi del centrodestra. Con il centrosinistra Mainiero non realizzerà alcun apparentamento tecnico, ed è logico perché questo avrebbe danneggiato proprio quelli che furono assessori di Orazio Ciliberti, che evidentemente Cavaliere vuole riportare in Consiglio comunale. L’accordo sarà magari per un posto da assessore. Un’intesa che ancora una volta denoterebbe il personalismo politico che ha caratterizzato Mainiero negli ultimi mesi, con un’esposizione mediatica che pochi altri hanno avuto in passato, tuttavia usata per denigrare un partito che ha fatto scelte politiche in coerenza con la propria storia. Una campagna elettorale iniziata molto tempo prima di tutti con un “fuori tutto” tradottosi oggi in un “purché io stia dentro”.
Fratelli d’Italia ha scelto di rispettare la volontà del popolo del centrodestra, che consideriamo un vincolo morale. Una coerenza che, numeri alla mano, ha premiato Giorgia Meloni in Capitanata e nella città Foggia come il vero leader di Fratelli d’Italia. Il voto di opinione, tradottosi in voti di lista, chiarisce inequivocabilmente la volontà dell’elettorato e la matrice di Fratelli d’Italia. Abbiamo scelto di rimanere distinti e distanti dal Partito Democratico e dalla sinistra, in qualunque forma si manifesti e qualunque sia il travestimento che utilizzi per mascherarsi. Noi abbiamo scelto il centrodestra. Il prossimo 9 giugno chi crede nella destra non potrà che votare centrodestra, sostenendo la rielezione di Franco Landella a sindaco di Foggia”.